Al Maggio dei Libri di Eboli la storia Nunziatina Vignes
L’associazione di promozione sociale Dunyaa, in partnership con l’Associazione Noi amici dell’hospice e l’ospedale di Eboli, aderisce al Maggio dei libri promosso dal comune di Eboli organizzato dalla consigliera delegata alla cultura Lucilla Polito con un evento sui generis. L'appuntamento è per venerdì 12 maggio alle ore 18.30 nella sala concerti San Lorenzo di Eboli. Al centro dell’incontro non vi è un libro, ma la memoria storica della città di Eboli che, attraverso i racconti di Nunziatina Vignes, usciranno dallo scrigno dei ricordi per essere tramandati alle nuove generazioni.
La storia di Nunziatina
Nunziatina ha vissuto due vite. Nella prima era, la ‘bimba tabacchina’ come tante della Piana del Sele, descritta in “Vignessella, ‘A figliola ‘e Portaruana” della giornalista Laura Naimoli, in un racconto, che è stato anche teatralizzato, per piccoli lettori e non solo. Poi l’incontro con il suo amato Giovanni, lattaio di professione, le permise di cambiare vita e, nel 1954, di aprire una latteria a Porta Dogana nel cuore del centro antico di Eboli, dove era nata e cresciuta. Una vita a Porta Dogana, cuore del centro antico della città di Eboli, le ha consentito di diventare un punto di riferimento centrale per molte le molte generazioni che si sono avvicendate dalla seconda guerra mondiale, che ha vissuto fanciulla, ad oggi. "Quella di Nunziatina è una vita straordinaria che deve essere celebrata – spiega Carmen Autuori, giornalista enogastronomica che ha dedicato alla Ragazza di Porta Dogana un articolo sul blog diretto da Luciano Pignataro -. I suoi racconti meritano attenzione e cura: benché appartengano ad un tempo lontano non smettono di affascinare le nuove generazioni e dare nuove chiavi di lettura per il presente che stiamo vivendo e, soprattutto, per provare a leggere il futuro che si dovrà costruire". Per questa ragione, la Autuori, membro del consiglio direttivo di entrambe le associazioni organizzatrici, ha deciso di consegnare una chiave a due giovani ebolitani che si stanno distinguendo per il loro lavoro di ricerca tra racconti e tradizioni culinarie.