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Cultura

La montagna vicino Salerno: 5 escursioni a due passi dalla città

Zaino in spalla, scarpe comode, occhi curiosi, cuore aperto alle esperienze e al desiderio di pace, relax ma anche conoscenza. Vi invitiamo ad allacciare le cinture ed a dirigervi, in questi giorni di calura estiva, nelle oasi di pace e refrigerio, a pochi chilometri da Salerno

Zaino in spalla, scarpe comode, occhi curiosi, cuore aperto alle esperienze e al desiderio di pace, di relax ma anche di conoscenza. Vi invitiamo ad allacciare le cinture ed a dirigervi, in questi giorni di calura estiva, nelle oasi di pace e refrigerio, a pochi chilometri da Salerno. Ce ne sono tante: in comune hanno l'altura, ma sono in realtà profondamente diverse, perché ciascuna è inimitabile scrigno di tradizione, cultura, folklore.

Il gigante della Campania

Il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano raggiunge il suo punto più alto nella cima del monte Cervati, che è anche la maggiore vetta della Campania. Ricade principalmente nei comuni di Sanza e di Piaggine ma è raggiungibile attraverso tanti itinerari, punto di approdo, meta di tanti escursionisti. Il rifugio Cervati fa da presidio e baluardo: cucina tipica, ospitalità, salsiccia e formaggi nostrani. Sono organizzate anche escursioni a cavallo, immersi in un'oasi di pace e relax. Qui bisogna fermarsi e lasciar parlare la natura che irrompe sulla scena. Di recente, è stato organizzato anche un suggestivo spettacolo teatrale, a quasi 2000 metri di altezza.

Vacanze e culto micaelico

Se volete trascorrere la notte in montagna, godendo di un panorama mozzafiato, dovete puntare con decisione a Nord del capoluogo. A Calvanico, nella Valle dell'Irno, c'è Pizzo San Michele, con il Santuario dedicato al culto micaelico. Non è solo meta di pellegrini, in un mix di folclore e tradizione, ma è anche la "finestra" spalancata su più province, al confine tra il territorio salernitano e quello avellinese. Pizzo San Michele è la vetta più occidentale di un rilievo montuoso che si trova nel Parco regionale dei Monti Picentini. Si può arrivare a quota 1567 metri attraverso due sentieri: il primo parte da Solofra e l'altro, più abbordabile, da Calvanico.

Il tesoro più grande nel posto più piccolo

Valle dell'Angelo, il paese meno popoloso di tutta la regione Campania, sforna i "parmarieddi", piatto disponibile nei ristoranti e locande del paese. E' turismo di nicchia e prossimità, ma negli ultimi anni il passaparola ha contribuito a favorire anche un turismo extra regionale. I famosi gnocchetti preparati a quattro dita, la cui forma evoca la foglia dell'ulivo, sono l'attrazione per i golosi. Prima del meritato ristoro, però, sarà possibile godere degli ambienti naturali che offre Valle dell'Angelo, luoghi che hanno un potere rigenerativo e sono di grande bellezze paesaggistica. Per chi è alla ricerca del "green" e della tranquillità, peculiarità esclusive dei borghi rurali, e per gli escursionisti e amanti del trekking, c'è la possibilità di fare visite guidate alla Grotta dell'Angelo, alle Gole del Festolaro, alla Grava di Vesalo. In agenda anche il villaggio rurale di Pruno e la Chiesa di San Barbato.

San Donato e le sorgenti

Acerno ad agosto è in festa perché rende onore a San Donato, il proprio Patrono. Acerno è un'altra meta sinonimo di relax, ristoro, natura, montagna. Di grande suggestione è l'escursione lungo il sentiero delle acque. E' un itinerario che si sviluppa completamente nel territorio comunale di Acerno, sui Monti Picentini. L'itinerario è un circuito che comincia dal centro abitato e risale fino al cuore delle sorgenti acernesi. Una prima fase carrabile conduce verso Ponte Aiello e ai castagneti del "piano". Poi cominciano i boschi: querce, faggi, il Torrente Astratto, località l'Acino, lo scollinamento della "Arenosa", fino al letto del fiume Tusciano.

In volo

La zip-line è una delle attrazioni di Laurino, un'altra meta "green" della provincia di Salerno. E' un salto tra boschi e montagne, riservato agli amanti del volo. Il punto di lancio è fissato sul Monte “La Guardia”, attraverso un viaggio panoramico in monorotaia. Uno dei luoghi più suggestivi è l’inghiottitoio, che i locali chiamano la “Grava”. C'è anche la grotta dei Fraulusi: è tappa obbligata, area archeologica con reperti ossei dell’età del bronzo. Da non perdere la grotta di Sant'Elena. Di grande pregio anche la Collegiata la Chiesa di Santa Maria Maggiore.

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