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E' salernitano il primo e-book sulle origini di Papa Francesco

Il testo breve, scritto dal giornalista e studioso torinese Giancarlo Libert, riguarda le origini piemontesi di Papa Francesco

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

MERCATO S.SEVERINO- E' uscito in versione e-book un altro importante titolo della collana "Radici" (storie e testimonianze di italiani all'estero) della casa editrice "Il Grappolo" di Mercato S. Severino. Il testo breve, scritto dal giornalista e studioso torinese Giancarlo Libert, riguarda le origini piemontesi di Papa Francesco. Il testo è stato pubblicato nella vetrina digitale visibile e avrà un costo di € 2,00. "Tra breve- fa sapere l'editore Antonio Corbisiero- queste pubblicazioni saranno promosse anche sul nostro sito istituzionale.Il libro digitale, con il libro cartaceo, permette una maggiore fruizione da parte dei lettori e maggiore visibilità. L'e-book rappresenta l'editoria del futuro in quanto è facilmente scaricabile su pc, ipad e smartfone e taglia molti costi tra cui stampa e distribuzione". Per gentile concessione della casa editrice riportiamo un brano significativo sulle origini italiane del Papa argentino.

"Negli ultimi anni - scrive Giancarlo Libert- occupandomi di storia dell'emigrazione piemontese in particolare verso l'Argentina, avevo scoperto la figura e l'opera del gesuita Jorge Mario Bergoglio che sapevo di origini astigiane come me e nato il 17 dicembre, la mia stessa data di nascita. Nella pubblicazione Astigiani nella Pampa avevo raccolto una decina di anni or sono una prima biografia sul presule argentino, allora già arcivescovo di Buenos Aires. In occasione della presentazione del mio libro nel 2007 in una trentina di paesi della provincia di Asti, con la mostra dedicata all'emigrazione piemontese in Argentina mostrando la foto di Bergoglio dicevo "ha rischiato di diventar papa". Pochi in provincia di Asti lo conoscevano e parlando con il vicario generale, Mons. Vittorio Croce, in occasione della presentazione del libro proprio a Portacomaro si parlava del cardinal Bergoglio e dell'intenzione di invitarlo ufficialmente ad Asti. Sapevo infatti che l'allora cardinal Bergoglio era stato in visita, come suo uso in incognito per vedere i luoghi di origine della propria famiglia".

"Solo l'allora assessore regionale Mariangela Cotto - continua - aveva avuto l'occasione nel 2002 di incontrarlo a Buenos Aires, in occasione di un incontro dei Piemontesi d'Argentina con il cardinale di Torino, Severino Poletto. Monsignor Poletto, già vescovo di Asti, aveva comunicato a Mariangela Cotto le origini astigiane del cardinal Bergoglio, attuale Papa Francesco. Mariangela Cotto che ne era stata già stata precedentemente informata si era portata dietro una bottiglia di Grignolino proveniente dalle vigne coltivate dal padre Mario al bricco Marmorito di Portacomaro Stazione"…" "Il nome Bergoglio è antichissimo in Piemonte, probabilmente derivante da un'origine comune con Bergolio, Bergaglio, cognome presente anche in provincia di Alessandria. Una località denominata Bergoglio era presente nei pressi di Alessandria e i suoi abitanti, che dovettero abbandonare al momento della costruzione della Cittadella, per trasferirsi altrove. Il cognome Bergoglio è presente in provincia di Asti (Portacomaro Stazione frazione di Asti e Cortiglione di Robella) e in quella di Torino (Santena, Carignano, Piobesi, Torino, ecc.) e in altre zone d'Italia. Proprio a Portacomaro Stazione, bricco Marmorè (attualmente bricco Marmorito) ha origine il ceppo dei Bergoglio da cui discende l'attuale Papa Francesco".

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