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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Eboli incorona Eros Ramazzotti: fan in delirio per il concerto al PalaSele

Luci colori, effetti speciali, assoli di chitarra: ogni canzone - un tuffo nei ricordi - accolta dalle urla di gioia di chi era sugli spalti o in prossimità del palco

Bagno di folla ad Eboli per il concerto di Eros Ramazzotti. La star della canzone italiana ha portato al PalaSele "Vita ce n'è wolrd tour". Dopo aver conquistato le più belle e prestigiose arene di tutto il mondo, Eros è tornato in Italia e come unica tappa al Sud, prima di sbancare in America nel 2020, ieri si è esibito nella casa dei concerti ebolitana. La notte è trascorsa con la bandana in testa e con Eros negli occhi. Il giorno dopo il concerto - indimenticabile - la frase più gettonata anche sui social è stata "Io c'ero". E chi c'era, al PalaSele gremito, ha portato figli e fidanzati per ascoltare canzoni nuove e cavalli di battaglia, perché la musica di Eros è trasversale e abbraccia generazioni, in 35 anni di carriera. Ad Eboli non c'erano solo Salerno e provincia ma pezzi di Sud. Giovani e meno giovani hanno riempito con largo anticipo gli spalti del PalaSele per dire ad Eros "perché ci sei... adesso tu", "più bella cosa non c'è" e "questo mio cuore in battere e levare, tempo d'amore", pezzi di canzoni cult che hanno riempito anche gli striscioni e i cartelloni di chi lo ascolta da sempre. Luci azzurre, un mare di telefonini accesi e un coro di migliaia di persone quando è cominciato il live di "Un'altra te", luci che poi diventano di colpo rosse e viola al momento di intonare "Un attimo di pace".

Il concerto

Tanti colori, la cura dei particolari, effetti speciali, assoli di chitarra, un concentrato di emozioni e la voce di Ramazzotti che impatta sublime con "Vita ce n'è", una scenografia meravigliosa, coinvolgimento del pubblico: ogni canzone  - un tuffo nei ricordi - accolta dalle urla di gioia di chi era sugli spalti o in prossimità del palco. Con lui musicisti d’eccezione: Luca Scarpa (Direttore musicale, piano), Giovanni Boscariol (Tastiere), Giorgio Secco Christian Lavoro(Chitarra), Paolo Costa (Basso), e le tre new entry internazionali Corey Sanchez (Chitarra), Eric Moore(Batteria) fenomeno dell’r’n’b e della musica gospel e Scott Paddock (Sassofono), americano celebre per le sue influenze jazz che ha collaborato, tra gli altri, anche con artisti del calibro di Natalie Cole, Jackson Browne, Ray Charles. Ad accompagnare la voce di Eros, Monica Hill e Giorgia Galassi (Cori). Eros ha più volte cercato un dialogo con la sua gente: non solo attraverso la musica, che è linguaggio universale, ma quasi sfiorando i fan, cantando faccia a faccia, il più possibile sull'orlo del palco. Ha avuto come sempre un rapporto schietto con il pubblico, ha scherzato sui selfie, spiegando che "due tre pezzi li riprendiamo e per il resto il telefonino ce lo mettiamo in tasca, perché il concerto va vissuto". "Noi non ci stancheremo", hanno cantato tutti insieme, perchè ogni volta con Eros sul palco è una "terra promessa, un mondo diverso", quando c'è lui... "Musica è". Suggestivo e nello stesso tempo di grande tenerezza il siparietto finale con una bambina: Eros l'ha notata mentre cantava a squarciagola, l'ha invitata a salire sul palco e ha dato vita ad un duetto fuori programma.

Il concerto di Eros (Foto Angelo Tortorella per Anni 60 Produzioni"

La prossima tappa

Il 18 e 19 dicembre si riparte: nuova tappa al PalaSele con il concerto di Renato Zero.

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