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Martedì, 16 Aprile 2024
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Boom di visitatori all'esposizione straordinaria della Sacra Sindone Salernitana

Fino al 16 aprile, è possibile ammirare la copia salernitana, Reliquia, per contatto, che le Clarisse esponevano ogni anno nel periodo della Settimana Santa, presso la chiesa del Monastero

Boom di presenze presso la Cattedrale di Salerno, per ammirare la Sacra Sindone Salernitana. Come è noto, infatti, il Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno, con l'Ufficio Diocesano Cultura e Arte e la Fondazione Alfano I dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, ha organizzato l'esposizione straordinaria, visitabile fino 16 aprile, presso la navata destra, nella cappella dell'Addolorata del Duomo. 

Sacra Sindone Salernitana/le foto di Guglielmo Gambardella

Originariamente di proprietà della Clarisse del Monastero di San Michele Arcangelo di Salerno, la Sindone Salernitana è oggi custodita presso il Museo Diocesano. Non si posseggono documentazioni certe, ma con probabilità apparteneva alla Casa Savoia, come lascia intendere la corona regale che caratterizza la borchia della serratura del cofanetto nella quale si conserva il Sacro Velo. Ad avvalorare questa ipotesi, la diffusione del culto alla Sacra Sindone da parte della terziaria clarissa Maria Francesca di Savoia che, dalla metà del ‘600, fece eseguire diverse copie della Sindone torinese, per distribuirle a chiese e conventi dell’Ordine di Santa Chiara. “Ex tracum ex originali taurinense anno 1665”: è questa l'iscrizione presente sul lato sinistro della copia salernitana. La tradizione riferisce che le singole copie venivano tutte messe a contatto diretto con la Sacra Sindone di Torino. Dunque, in senso stretto, la copia salernitana sarebbe una Reliquia, per contatto, che le Clarisse esponevano ogni anno nel periodo della Settimana Santa, presso la chiesa del Monastero. 
 

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