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"Dìnto e fòra": il festival di Campagna riparte dalla memoria

Proiezioni di film, musica, teatro e formazione per i sei eventi in cartellone. L'ingresso è gratuito. E' tutto pronto, tanta curiosità


A Campagna è la memoria a far da cerniera tra "pre e post" lockdown. Per la ripresa del festival “’a Chiena Campagna creattiva fra memoria, acqua e fuoco”, realizzato dal Comune di Campagna con il contributo della Regione Campania (evento cofinanziato dal POC Campania 2014-2020 – Linea Strategica 2.4 “Rigenerazione Urbana, Politiche per il Turismo e Cultura”), si è deciso di puntare sul dialogo a più voci, sul confronto e l’incontro che ha come tema la memoria. La direzione artistica è di Antonello Mercurio. Tutti gli spettacoli, i concerti e gli incontri sono ad ingresso libero. Per prenotazioni 339 5493247, achiena2020@gmail.com.

Il programma

Per due giorni, sabato 11 e domenica 12 luglio, negli spazi del Museo Itinerario della Memoria e della Pace ci sarà la proiezione di un film seguita da una conversazione a più voci: l’11, alle ore 19, per la serata dal titolo “Memorie e ricordi del bene e del male” a far da traccia sarà il film “Una storia diversa. Ebrei a Campagna. 1940-1943” di Maria Giustina Laurenzi, seguirà l’incontro con Giustina Laurenzi, Luigi Maria Lombardi Satriani, Antonio Severino e Ugo Vuoso.  Per domenica 12 (ore 19) il titolo scelto è “Disastri, memorie, comunità affettive del ricordo”, in quella occasione si assisterà alla proiezione del film “3 marzo ’44. Storia orale e corale di una comunità affettiva del ricordo” di Vincenzo Esposito che ritroveremo per la seconda parte della serata nella conversazione con Eugenio Imbriani, Michele Schiavino e Giovanni Vacca.  Sabato 18 luglio, alle ore 22, in piazza Giovanni Palatucci sarà la musica la protagonista con il progetto Daniele Scannapieco Lifetime 4et. che vedrà salire sul palco insieme al sax tenore di Campagna musicisti del calibro di Tommaso Scannapieco (contrabbasso), Michele Di Martino (pianoforte) e Luigi Del Prete (batteria). Ad una settimana esatta, e precisamente venerdì 24 luglio, i riflettori si accenderanno nell’ex Convento dei Cappuccini a S. Martino (ore 20) per “La serva padrona”, l’intermezzo buffo di Antonello Mercurio e la regia di Pasquale De Cristofaro. La coraggiosa e bella riscrittura musicale di Antonello Mercurio, su libretto di Gennaro Antonio Federico (messo in musica da Giovan Battista Pergolesi nel 1733), tradotto in napoletano da Antonio D’Alessandro, va in scena in un nuovo allestimento prodotto da Campagna creattiva e la compagnia La paranza. Si tratta, in realtà, di una partitura completamente nuova – per l’occasione proposta in una inedita versione per due pianoforti – ricca di suggestioni e atmosfere della migliore tradizione musicale novecentesca.

Gli altri appuntamenti

Da domenica 26 a mercoledì 29 luglio la chiesa della Madonna del Carmine ospiterà il Master di chitarra classica tenuto dal M° Gianluigi Giglio. Il tema che gli allievi affronteranno sarà quello dell’interpretazione e prassi del repertorio chitarristico. E proprio l’ultimo giorno, il 29, alle ore 19.30  ci sarà il concerto dei migliori allievi della masterclass. Venerdì 31 luglio (ore 22) si ritornerà nell’ex convento dei Cappuccini a San Martino per un grande classico del teatro a firma dell’Associazione Teatro dei Dioscuri, “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo per la regia di Antonio Caponigro. Sul sottile filo che separa realtà e finzione, passando attraverso la pazzia (per bisogno/fame o per opportunità/etichetta sociale), si gioca questo testo molto particolare di Eduardo. Il tema del doppio la fa da padrone: comicità-drammaticità, attori-personaggi; uomini-galantuomini; nobili-plebei; ricchezza-miseria; verità-menzogna. Sabato 1 agosto l’ “epilogo”, come è riportato anche in cartellone, con il concerto di chiusura affidato a Gabriella Aiello e Giuliana De Donno, in programma in piazza Giovanni Palatucci alle ore 22. “D’acqua e sale” è il titolo dell’evento che vuole ricordare le vittime del Covid 19. Se il tema della memoria ha aperto la ripresa del cartellone interrotto per l’emergenza sanitaria, è sempre la memoria a chiuderlo con un appuntamento che è anche il ricordo della ‘festa dell’acqua’, “a chiena che non abbiamo potuto ri-vivere”. Un concerto dedicato al mare, alle culture che unisce, alle storie che lo hanno navigato. Il viaggio musicale si snoda dalle rosse terre di Puglia, dalla Grecia Salentina suo estremo lembo e patria di antiche genti di Grecia, alle coste della Calabria con le sue comunità albanesi, alla catalana Sardegna e all’arabo-andalusa Sicilia.
 

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