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Ritorna la Fiera del Crocifisso Ritrovato nel centro storico di Salerno

Il centro storico di Salerno si trasformerà in una piccola città medievale con menestrelli, saltimbanchi, giocolieri, trampolieri, mangiafuoco, giullari, cantastorie, artisti di strada e statue viventi

Conto alla rovescia per la Fiera del Crocifisso Ritrovato, organizzata dalla Bottega San Lazzaro con il Comune di Salerno: dal 24 al 26 aprile, il centro storico si trasformerà in una piccola città medievale con menestrelli, saltimbanchi, giocolieri, trampolieri, mangiafuoco, giullari, cantastorie, artisti di strada e statue viventi. Rivivono, così, le tradizioni, i colori, i sapori, e la cultura del tempo con 400 tra artisti e figuranti che appassioneranno grandi e piccini, 10 colossali allestimenti medioevali in abiti d’epoca (con la riproposizione di antichi mestieri) e 100 stands con prodotti dell’artigianato locale di alta qualità, con tanto di squisite degustazioni. A prender parte all'iniziativa, anche quest'anno, i falconieri di Melfi: al tramonto, tutti con il naso all'insù per ammirare le evoluzioni aeree dei falchi liberati insieme a poiane, gufi e aquile, come nella tradizione del sovrano Federico II. Tanta curiosità.

La storia:

La fiera del crocifisso ritrovato è una manifestazione che ha luogo nel centro storico di Salerno, istituita nel Medioevo. Spettacoli, rievocazioni storiche facevano da sfondo ad una vetrina per l'artigianato locale e non. Considerata una delle più importanti manifestazioni di rievocazione storica di tutta Italia, la fiera risale all'XI secolo ed è legata ad una leggenda che ha come protagonista Pietro Barliario. Si racconta che due suoi nipoti, dopo aver letto un libro di negromanzia lasciato incustodito, morirono per lo spavento e Barliario, a causa dei sensi di colpa e dopo aver bruciato il libro si recò presso la chiesa di San Benedetto per chiedere il perdono del Cristo crocifisso. Dopo tre giorni e tre notti di preghiere, il Cristo mosse la testa verso Barliario e schiuse gli occhi in segno di perdono. Dalla notizia del miracolo tutti i salernitani si recarono nella chiesa per venerare il crocifisso e vi fecero ritorno tutti i venerdì di marzo. Per anni la fiera si è svolta per le strade del centro storico per poi essere relegata nella periferia della città agli inizi del '900.

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