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"Libriamoci": la parola prende vita alla scuola Amendola di Sarno

Tre giorni di letture ad alta voce, drammatizzazioni, esecuzioni di brani musicali, realizzazioni di tavole illustrate, dibattiti e tavole rotonde

Dal 29 al 31 ottobre la scuola secondaria di I grado Giovanni Amendola di Sarno con il patrocinio dell’assessorato alla pubblica istruzione del Comune ha presentato Libriamioci,  l’iniziativa culturale promossa dal Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca e dal Ministero dei Beni Culturali, delle attività culturali e del Turismo. Tre giorni di letture ad alta voce, drammatizzazioni, esecuzioni di brani musicali, realizzazioni di tavole illustrate, dibattiti e tavole rotonde, per riscoprire grandi classici o portare in aula volumi freschi di stampa. In un momento in cui, come i dati segnalano, c’è uno scarso amore per i libri, alcune scuole puntano alla centralità della lettura. 

E ancora una volta la scuola Amendola di Sarno ha voluto dare l'esempio, liberando la lettura nelle classi con l'aiuto di attori, scrittori, autori, musicisti, intellettuali e politici che hanno letto brani ad alta voce in molte scuole italiane. I lettori vip hanno avuto il compito di innescare una pandemia benefica tra gli scolari, contagiando nuovi e appassionati lettori. Anche la scuola media “Amendola” ha avuto il suo parterre de rois : antropologi, scrittori, saggisti, giornalisti e musicisti di rilevanza nazionale e internazionale si sono avvicendati sul palco dell’Auditorium, in una vera e propria maratona culturale durata  tre giorni, in cui la vera protagonista è stata la parola: letta, scritta, danzata e interpretata.

Nella prima giornata, quella del 29 ottobre dedicata alla fiaba, diverse allieve dell’Istituto hanno fatto rivivere la principessa Shahrazad e l’ atmosfera de Le mille e una notte, ballando una magica danza del ventre, seguita dal coro diretto dalla professoressa Adele Vincenti, che ha introdotto la fiaba di Pinocchio, drammatizzata dagli alunni del corso F. Ospiti, gli scrittori Norma D’Alessio e Alfredo Carrella e l’antropologa Maria Isabella D’Autilia, docente presso l’università di Napoli.La seconda giornata, dedicata biografia, ha visto l’intervento di Goffredo Locatelli, scrittore e giornalista che ha presentato agli alunni e ai genitori, in due momenti diversi della giornata, il suo libro su Giovanni Amendola intitolato Il deputato dei 27 voti. La storia vera e mai scritta di Giovanni Amendola.

La giornata di ieri 31 è stata invece dedicata alle classi seconde e ha proposto la tipologia testuale del racconto. Ospiti: lo scrittore Raffaele Messina, con Le avventure della Napoli del ‘600, ed Emilio Daniele, autore di gialli Mondadori. Ha aperto l’incontro il pianista, compositore e polistrumentista jazz internazionale Giacomo Aula, che ha eseguito magistralmente al pianoforte un pezzo di Gershiwin. Particolarmente apprezzata la rivisitazione de I viaggi di Gulliver in chiave teatrale, pittorica e coreografica interpretata dagli  alunni e i docenti  del corso E. L’epilogo, recitato dalla stessa preside, Antonella Esposito, e il balletto dei ragazzi, hanno fatto da festosa chiusura alla lunghissima kermesse.

L'evento ha avuto poi il suo prosieguo nel plesso di Lavorate, dove alunni, docenti e genitori hanno letto brani e interpretato  testi musicali, accogliendo la partecipazione di genitori ed ex alunni. “Questa è la scuola che vogliamo: una scuola che legge e vive il territorio” ha detto la dirigente Antonella Esposito "Gli alunni, le famiglie, la società in cui viviamo, conoscerla e interpretarla non può non essere che il punto di partenza per rendere consapevoli le nuove generazioni sul modo di impostare la propria formazione. Le competenze - sostiene la dirigente dell'Amendola - si mostrano nel momento in cui abbiamo conservato come bagaglio e non come mezzo le nostre conoscenze. Sono queste le indicazioni della nuova scuola europea che guarda a un futuro dove c’è bisogno di aver imparato per imparare a fare cose diverse. Conoscere dunque il territorio, le forze locali e la memoria storica di quanti hanno reso onore alla terra in cui viviamo parte da qui".

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