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Inaugurato il secondo lotto della Pinacoteca, parla De Luca: "Scrigno d'arte"

Il presidente della Regione Campania: "Si inaugura un'opera di grande suggestione". Il sindaco di Salerno annuncia anche novità per il teatro Verdi: "Ho firmato lettera d'incarico al maestro Daniel Oren, per un'ulteriore annata"

Trecento metri quadri di arte, cultura e idee restituiti al pubblico, investimento di 200mila euro, metà dei quali sborsati dalla Regione Campania, duecento metri di esposizione e "richieste pressanti di artisti - aggiunge il presidente della Provincia, Michele Strianese - per esporre le proprie opere nella rinnovata Pinacoteca". Riapre al pubblico "il piano nobile di Palazzo Pinto", il secondo lotto, l'ala attesa da anni. In contemporanea, ospita la mostra A Sud del Barocco, geografia di un tempo dell’arte, curata da don Gianni Citro.

Tutti gli step

"Si inaugura un'opera di grande suggestione - ha rimarcato il governatore De Luca - Siamo in un piccolo tratto di centro storico che è straordinariamente ricco di cultura e arte. Noi non potremo essere i più grandi, perché ci sono città più ricche di arte. Potremo, però, essere i migliori: in questo Palazzo c'è un unicum, l'Arco Catalano, a poca distanza c'è il museo virtuale della Scuola Medica Salernitana, la prima comunità occidentale. Abbiamo strade intitolate a donne, a Trotula, alla comunità ebraica. Il museo diocesano ospita una straordinaria collezione di avori. Barocco e Sud si fondono in questa mostra, che arricchisce il patrimonio artistico della nostra città". Il secondo lotto della Pinacoteca è stato restituito al pubblico dopo una lunga attesa. "Apriamo al pubblico 6 nuove sale che ci permettono di rimodulare, mediante una nuova rilettura museale e museografica, l’impianto espositivo sia delle preziose opere presenti e sia delle ultime acquisizioni - spiega il presidente della Provincia, Michele Strianese - Un primo intervento di ristrutturazione era cominciato nel 2000, lavori ripresi nel 2010, fermati nel 2014. Siamo riusciti a riprenderli e adesso ridiamo splendore ad uno spazio che è cultura, confronto, fruizione collettiva".

La mostra

Si divide in due concetti. Il primo riguarda uno stile, il secondo un territorio. Da un lato infatti il Barocco è stile e corrente di pensiero rivoluzionario che inaugura, nel corso del Seicento, la lunga strada della modernità nelle arti, espandendosi poi in tutta Europa. "Dall’altro, questo nuovo linguaggio trova terreno fertile proprio nel sud europeo e, in particolare, nel nostro meridione - spiega don Gianni Citro - territorio particolarmente aperto alle tensioni di interpretazione e creazione integrale del mondo che questa pittura incarna. Il Barocco è la stagione dello spirito, dell'arte, dell'estetica. Ci sono trenta dipinti che raccontano il Barocco, che smantella i canoni classici e rinascimentali e mette a nudo anche l'orrore umano. Il Barocco è il dramma del vero, denuncia la tragicità che si può consumare nella vicenda umana. Il concetto di Sud è poi caro a tutti noi: dobbiamo smetterla di essere additati come una regione d'emergenza. Il Sud è un grande laboratorio di cultura". La mostra resterà aperta al pubblico fino al 9 maggio, dal martedì al venerdì dalle 9 alle 19, con accesso su prenotazione nel rispetto delle norme anti Covid19. A proposito di contagi, "che hanno congelato l'attività concertistica dal vivo", il Comune di Salerno è pronto ad investire nel 2021 con una nuova programmazione. "Ieri ho firmato lettera d'incarico al maestro Daniel Oren per una nuova annualità", ha detto il sindaco Vincenzo Napoli.

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