"Principatus Salerni", l'Alto Medioevo rivive sabato 22 ottobre in città
Sabato 22 ottobre, dalle ore 10 alle 19.30, il gruppo di rievocazione storica Gens Langobardorum ricostruirà gli anni d'oro dei principi longobardi di Salerno che, con il proprio operato e la poltica lungimirante, hanno reso "opulenta" la città di Salerno. Il Complesso monumentale di San Pietro a Corte e la Chiesa di Santa Maria de Lama, nel cuore del centro storico, offriranno uno spaccato di vita quotidiana dell'Alto Medioevo. Dopo l'apertura dei banchi didattici, spazio alle conferenze ma anche al suggestivo episodio dell'incoronazione del principe Siconolfo che dà inizio al principato longobardo indipendente di Salerno, in seguito all'intervento franco che divide i territori di Benevento e Salerno sancendo la pace tra Siconolfo e Radelchi.
Oltre all'aspetto spettacolare dell'evento, la rievocazione storica sarà anche l'occasione giusta per apprendere il modo di vivere dei salernitani nell'Alto Medioevo. "Sfateremo una serie di luoghi comuni - annunciano gli organizzatori che hanno presentato l'evento a Palazzo di Città - Dire, ad esempio, che nel Medioevo non ci si lavava, è un falso storico. A Salerno, infatti, c'erano bagni pubblici, retaggio dell'epoca romana". Sarà possibile anche visitare gli edifici longobardi situati nel cuore della città. Al termine della rievocazione, che Gens Langobardorum preferisce chiamare "ricostruzione fedele, ricostruzione sul serio, uno spaccato di vita quotidiana", ci sarà un concerto di musica beneventana tenuto dal coro Santa Cecilia dell'arcidiocesi di Benevento, diretto da Monsignor Lupo Ciaglia.
Il concerto, ad ingresso libero come tutte le attività inserite nel ricco programma di Principatus Salerni, si terrà alle ore 18.30 nella Chiesa di San Pietro a Corte. Alle ore 19.30, invece, nella Chiesa di Santa Maria de Lama, rievocazione dell'incoronazione di Siconolfo, primo principe Longobardo di Salerno. Sarà un salto all'indietro, tutto com'era 1200 anni fa: abiti, accessori, oggetti di vita quotidiana e anche l'acquamanile, fatto riprodurre da un reperto storico di Olevano sul Tusciano, contribuiranno a creare un affresco dell'Alto Medioevo. Per studiare bene il periodo storico, sono state utilizzate fonti storiche e iconografiche. "Da un cenno, da un frammento - dicono gli organizzatori - cerchiamo di ricostruire il periodo e poi divulgare al pubblico. Principatus Salerni, dunque, ha una doppia finalità: informativa ma anche divulgativa attraverso la musica e la ricostruzione storica. Non è una sagra ma l'Alto Medioevo che ritorna a galla in uno spaccato di vita quotidiana. Rievocando l'incoronazione del Principe Siconolfo, racconteremo anche la corte principesca: le dame, il tesoriere, una ragazza archeobotanica che si occuperà di cucina e riprodurrà la dieta del tempo, il medico".