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“Qui fu Napoli… qui sarà Napoli”: comincia la rassegna teatrale a Salerno

Prosegue la rassegna teatrale di autori napoletani dal ‘800 ai contemporanei denominata “Qui fu Napoli… qui sarà Napoli”

Prosegue la rassegna teatrale di autori napoletani dal ‘800 ai contemporanei denominata “Qui fu Napoli… qui sarà Napoli”, organizzata dall’associazione consorzio “La città teatrale” di Salerno con il contributo della Regione Campania ed il patrocinio del Comune di Salerno.

Il cartellone

Dopo il debutto del 2 ottobre, al Teatro La Ribalta, ancora spettacoli il 9 e 10 ottobre al Teatro Nuovo con “Trianon” di Enzo Moscato. Quarto appuntamento il 12 e 13 ottobre al Teatro Del Giullare  con lo spettacolo “Tu musica assassina” di Manlio Santanelli. Il 16 e 17 ottobre la compagnia del Teatro Arbostella, (che a causa dei lavori di ristrutturazione sarà ospitato al Teatro Nuovo) porterà in scena “Pascariello e don Felice” di Antonio Petito. Sesto appuntamento il 22 e 23 ottobre al Teatro Ridotto con “Eduardo: artefice magico” tratto da Eduardo De Filippo. Il 24 ottobre tocca invece alla compagnia del Teatro del Genovesi che proporrà “Anna Cappelli” di Annibale Ruccello. Chiude la rassegna il 29, 30 e 31 ottobre la compagnia del Teatro Nuovo che proporrà “L’ultimo scugnizzo” di Raffaele Viviani. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito, con obbligo di prenotazione  da effettuare anche telefonicamente presso i rispettivi teatri a partire dalla giornata di oggi, per i primi tre appuntamenti ed a seguire per i successivi. L’ingresso in sala, come da disposizioni anti covid, sarà consentito solo previa presentazione del green pass o dell’esito negativo di un tampone effettuato al massimo 48 ore prima dello spettacolo.

La presentazione

“Napoli è il centro della cultura campana, ma soprattutto Napoli ha avuto tra i più grandi autori teatrali della storia. Questo è un omaggio che vogliamo fare a quegli autori partenopei di fine Ottocento inizio Novecento, che sono stati un po’ maltrattati dalla critica italiana, che considerava questo un periodo buio per il teatro italiano, perché non teneva conto del teatro dialettale  – spiega Ugo Piastrella, presidente de “La città teatrale” –Teatro invece, che si è dimostrato molto importante, anche per autori che poi hanno deciso, negli anni successivi, di riprenderlo. Quindi partendo da Pasquale Altavilla, Petito, Scarpetta, Viviani, Eduardo, fino ai contemporanei, Ruccello, Santanelli e Moscato, noi abbiamo deciso con questi otto spettacoli di rivolgere a loro il nostro personale omaggio, e ovviamente ci auguriamo che anche il pubblico apprezzi questa nostra iniziativa”.

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