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Sbarco di Salerno, 74 anni dopo: ecco il programma

In Largo Santa Maria dei Barbuti prenderà forma la cronaca dei fatti del 1943, attraverso video, fotografie, musiche e testimonianze. Appuntamento il 9 settembre, nel cuore del centro storico

Memoria, storia, rilettura in chiave moderna, "per una fruizione rapida e giovanile": il Salerno Day, evento celebrativo che andrà in scena sabato 9 settembre in largo Santa Maria dei Barbuti, 74 anni dopo lo Sbarco di Salerno, sarà la cronaca dei fatti del 1943, attraverso video, fotografie, musiche e testimonianze. La kermesse, curata dal giornalista Eduardo Scotti ed ospitata nel cuore del centro storico, concluderà la XXXII edizione della rassegna estiva di teatro “Barbuti Festival”.

Il commento sarà affidato a Scotti ed al regista Andrea Carraro. Direzione tecnica di Raffaele Sguazzo. Ci saranno anche gli interventi culturali a cura del Moa, Museo Operation Avalanche di Eboli. Il Salerno Day è dedicato alla memoria di Peppe Natella. "Come ogni anno, da sei anni, organizziamo il Salerno Day - ha detto Eduardo Scotti durante la conferenza di presentazione che si è svolta stamattina a Palazzo di Città - la serata ricorda lo sbarco anglo americano sulle nostre coste, il 9 settembre del '43. Cambieremo formula. L'impaginazione sarà quella di un telegiornale: ci rivolgeremo agli anziani e concittadini ma soprattutto ai giovani con una impaginazione più veloce. Non lo sbarco di Salerno come un fatto territoriale ma come un evento significativo per la storia mondiale. Sarà commentata la serata, scorreranno video, filmati, documenti e fotografie, ci sarà l'intervento del Museo Operation Avalanche di Eboli. Avremo musica e tutti i contenuti che le nostre ricerche hanno messo in piedi. Vogliamo una fruizione più efficace e veloce attraverso una lettura più sintetica della nostra città e del nostro territorio".

L'intervento del Moa

"Dopo la consegna di 44 piastrine di soldati della 222.esima Divisione costiera che presidiava Salerno durante lo sbarco, abbiamo colto questa opportunità per narrare lo stato d'animo dei militari dopo l'armistizio dell'8 settembre - ha detto Giuseppe Fresolone, in rappresentanza del Moa -. E' un momento particolare: questi soldati si trovarono immediatamente al centro delle contraddizioni determinate dall'armistizio. Le piastrine sono state trovate sulle colline dei Picentini, nella zona di Montercovino Pugliano. La ricerca presso le famiglie è già iniziata: ne abbiamo trovate una decina e una delegazione sarà già presente il 9 settembre a Salerno".

Il regista

"Tempi serrati - ha annunciato Andrea Carraro -, moltemplici notizie e veloci. Vogliamo dimostrare come l'evento salernitano del '43 sia stato frutto di una concertazione politica mondiale. Si capirà nettamente cosa significhi fronte orientale e fronte occidentale. Proponiamo un colpo di scena finale, una chiave di lettura, un'ipotesi. Parleremo anche di chi è nato quell'anno: servirà a contestualizzare. Cinque anni di Guerra Mondiale ma ogni anno c'è una storia diversa. Vogliamo portare questo spettacolo anche nelle scuole".

Le istituzioni

"Vogliamo creare un polo di attrazione che sia culturale e turistico insieme - ha spiegato l'assessore al bilancio, Roberto De Luca -. Per il 75esimo anniversario, dunque nel 2018, contiamo di presentare un progetto condiviso che valorizzi questo particolare momento storico". Il Sindaco Enzo Napoli ha aggiunto: "Salerno è la città della scuola medica salernitana, dello sbarco, del governo provvisorio e di Salerno Capitale. E' un luogo ricco di storia e cultura. Tramandare, custodire gelosamente e valorizzare la nostra storia è il nostro obiettivo. Coniugare la storia e il turismo è la sfida alla quale non dobbiamo sottrarci".


 

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