Presentata la stagione lirica, di concerti e di balletto del teatro Verdi: ecco i primi eventi in cartellone
Dopo gli strepitosi successi, sia di critica che di pubblico, registrati per gli appuntamenti en plein air il Massimo salernitano è pronto a misurarsi con il percorso classico della sua programmazione. La seconda parte della stagione di opere, di balletto e di concerti 2021 terrà, infatti, a battesimo il rientro in sala del pubblico
Dopo gli strepitosi successi, sia di critica che di pubblico, registrati per gli appuntamenti en plein air il Massimo salernitano è pronto a misurarsi con il percorso classico della sua programmazione. La seconda parte della stagione di opere, di balletto e di concerti 2021 terrà, infatti, a battesimo il rientro in sala del pubblico. Dopo molti mesi e molti allestimenti trascorsi in “trasferta” il nostro pubblico, affezionato e fedele, è pronto a riappropriarsi del suo spazio più intimo; nella suggestiva sala del Lirico cittadino si ritorna alla tanto sospirata e desiderata “normalità”. Il filo conduttore che unisce le rappresentazioni di quest’anno sarà la trasversalità. Ovvero, la capacità di comunicare con un linguaggio unico declinato nelle diverse arti, nelle diverse forme di
espressione, nelle diverse forme d’arte. Le forme d’arte saranno come tasselli che comporranno il quadro d’insieme di tutta la stagione. Si compie, infatti, con questa stagione un viaggio ideale nelle forme dell’arte. La stagione lirica sinfonica, anche quest’anno, è quasi sempre all’insegna della tradizione ma con lo sguardo volto anche ad un linguaggio differente. Trasversale, appunto. Un fitto dialogo che si dipana tra opere di repertorio e opere legate alla tradizione dell’opera buffa e dell’intermezzo,
passando attraverso l’arte coreutica per una stagione sempre ricca e affascinante. L’intera programmazione è nel segno della freschezza e del rinnovamento, e segue, sulla scia del viaggio ideale tra le forme di arte puntando non solo su solisti giovani e di grandissimo talento che si esibiscono con l’orchestra salernitana, ma anche su una programmazione che mira a rendere
omaggio alla memoria di grandi personalità artistiche. È il caso di Vinicio Capossela, che nell’anno delle celebrazioni al sommo poeta, porta in scena il suo personalissimo omaggio a Dante; e del ricordo di Fabrizio De Andrè con un concerto pensato e costruito da Geoff Westley.
I dettagli
Si comincia a novembre, l’11, con Vinicio Capossela, il più grande fantasista del pop italiano, che sarà protagonista di un bellissimo concerto. In scena a Salerno sarà con Bestiale Comedìa, un concerto per celebrare i 700 anni della morte di Dante Alighieri. La ricerca musicale, artistica e letteraria che Vinicio Capossela porta avanti da tempo è ricca di riferimenti danteschi. Infatti in tutta la discografia di Capossela riecheggia l’universo metafisico dantesco attraverso una ricerca della ritualità, del primordiale, delle radici mitiche della propria cultura, tutta volta a decifrare e restituire la complessità dell’animo umano.
Il concerto per celebrare l’anniversario della morte di Dante Alighieri attingerà dunque da questa vasta discografia: un vero e proprio viaggio nell’aldilà tra santi, creature mitiche, bestie, eroi e, soprattutto, peccatori. I compagni di questa impresa saranno due musicisti di grande talento, il poliedrico Vincenzo Vasi e il virtuoso Raffaele Tiseo che come Virgilio e Beatrice affiancheranno
il cantautore e gli daranno coraggio nel confrontarsi con una delle opere più vaste, monumentali e magnifiche della storia della letteratura mondiale. Il 13 novembre segue un appuntamento di prim’ordine con i virtuosismi degli ottoni. In scena i
Gomalan Brass Quintet formazione strumentale che susciterà emozioni con il loro virtuosismo e la loro musicalità fuori dal comune. È un gruppo d'ottoni eclettico ed estremamente dinamico, costituito da cinque raffinati artisti, prime parti in importanti orchestre italiane: Marco Braito tromba, Marco Pierobon tromba, Nilo Caracristi corno, Gianluca Scipioni trombone, Stefano
Ammannati tuba. Il Gomalan Brass si destreggia con disinvoltura all’interno di un repertorio vastissimo spaziante dal rinascimento, al melodramma fino a raggiungere anche la musica da film. Seguirà un altro incontro imperdibile con un artista di levatura internazionale: il 20 novembre in scena Costantino Catena un pianista capace di conciliare equilibrio architettonico ed enfasi sentimentale. Recentemente di lui si è scritto “Pianista di un tipo ormai raro nella sua generazione, in lui sfolgora anzitutto l’arte del cantare sulla tastiera con invenzioni di fraseggio che ne dimostrano la squisita intelligenza musicale”. Il mese di dicembre è pregno di appuntamenti di altissima qualità artistica: Il primo dicembre il Verdi rende omaggio a Fabrizio De Andrè con un concerto in cui l’Orchestra filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno e il Coro diretti da Geoff Westley conquisteranno il pubblico con un’esibizione intensa e vibrante. Geoff Westley è un pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra inglese. E’ un gigante della musica che ha collaborato con artisti eccezionali, tra cui Andrew Lloyd-Webber, Vangelis, Gerry Goldsmith, Hans Zimmer, Marvin Hamlish, Henry Mancini, Peter Gabriel e tanti altri. Ed è proprio Westley che ha ideato il concerto “de Andrè Sinfonico - Sogno n.1 ed Oltre” e già nel 2011 aveva scritto, diretto e registrato agli Air Studios e agli Abbey Road di Londra, un tributo sinfonico alla musica di de Andrè, affidandolo alla esecuzione della London Symphony Orchestra e dando vita all’album Sogno n.1. Ad interpretare alcune della più belle canzoni di de Andrè, Peppe Servillo e Ilaria Pilar Patassini.
Sul palco anche Mario Arcari, polistrumentista di grande talento e collaboratore di de Andrè, sia in studio che nei concerti live.
Il 15-17-19 dicembre andrà in scena La Traviata di Giuseppe Verdi. Massimo Gasparon firmerà la regia mentre la bacchetta di Pier Giorgio Morandi dirigerà l’orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno. La traviata è una delle opere più famose e commoventi di Giuseppe Verdi. Scritta su libretto di Francesco Maria Piave, si compone di tre atti ed è tratto dalla pièce teatrale “La signora delle camelie”, scritta dall’autore francese Alexandre Dumas (figlio). Giuseppe Verdi ne fu
folgorato.