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"In altre parole": è tutto pronto per la rassegna di drammaturgia, a Salerno

Il cartellone prevedee quattro serate, tutte ad ingresso gratuito, dedicate per questa edizione 2021 alla Spagna. Tra gli ospiti, scelti dai direttori artistici Pasquale De Cristofaro e Pino Tierno, alcuni tra i principali protagonisti della scena teatrale contemporanea: Marta Barcelò, Juan Mayorga e Guillem Clua

Dal 30 settembre al 3 ottobre, il Teatro Nuovo di Salerno, in via Valerio Laspro, ospiterà "In altre parole", la prima rassegna sulla drammaturgia europea.

I dettagli 

Il cartellone prevede quattro serate, tutte ad ingresso gratuito, dedicate per questa edizione 2021 alla Spagna. Tra gli ospiti, scelti dai direttori artistici Pasquale De Cristofaro e Pino Tierno, alcuni tra i principali protagonisti della scena teatrale contemporanea: Marta Barcelò, Juan Mayorga e Guillem Clua. La prima giornata vedrà la consegna del premio in memoria di Carmine Giannella, organizzatore e produttore teatrale e un incontro coordinato dal docente universitario Alfonso Amendola su “Gennaro Vitiello e la Spagna” a cui parteciperanno Giulio Baffi, Gaetano Fiore, Rino Mele, Paolo Puppa, Patrizio Rigobon, Annamaria Sapienza, Cordelia ed Elisabetta Vitiello. La rassegna è organizzata da Icra Project Napoli diretta da Michele Monetta e Lina Salvatore, in collaborazione con l'associazione Scena sperimentale Gennaro Vitiello, Teatro Nuovo di Salerno, Associazione Campania Danza e la collana di teatro contemporaneo corponovecento. L'iniziativa gode del sostegno della Regione Campania e del patrocinio morale del Comune di Salerno e dell'Institut Ramon Llull. All'incontro parteciperanno: il sindaco Vincenzo Napoli, il consigliere regionale Franco Picarone, Pasquale De Cristofaro, Pino Tierno, Alfonso Amendola e Michele Monetta.

Il programma

Si parte il 30 (ore 18.30) con un incontro coordinato dal docente universitario Alfonso Amendola su “Gennaro Vitiello e la Spagna” a cui parteciperanno Giulio Baffi, Gaetano Fiore, Rino Mele, Paolo Puppa, Patrizio Rigobon, Annamaria Sapienza, Cordelia ed Elisabetta Vitiello. Diplomato in scenografia, appassionato di letteratura e cultore del cinema d'essai, Vitiello è stato il primo traduttore di La magia della farfalla di Federico Garcia Lorca. Era il 27 dicembre del 1966, data che segna anche l'inaugurazione del Centro Teatro Esse, un laboratorio di formazione e ricerca, laddove Esse stava per “sperienzia” nel lessico di Leonardo Da Vinci. A lui si deve, successivamente, anche la creazione della Libera Scena Ensamble. L'appuntamento vuole dunque essere un omaggio alla figura di un intellettuale complesso, capace di cercare e ricreare nel tessuto napoletano, le due anime culturali che lo abitavano, quella tedesca e quella spagnola. A seguire, alle 20.30, si terrà la prima edizione del premio Carmine Giannella 2021, in memoria dell'organizzatore e produttore teatrale. Il riconoscimento, realizzato dall'artista Enzo Bianco, sarà assegnato a Paolo Puppa, drammaturgo e storico del teatro dell'Università di Venezia e a Rino Mele, poeta e storico del teatro dell'Università di Salerno.


Il 1 ottobre (ore 18.30), il teatro Nuovo ospiterà una conversazione con Simone Trecca, Pino Tierno e Marta Barcelò. A seguire la lettura di Prima che arrivi il tedesco di Marta Barcelò per la traduzione di Pino Tierno a cura di Enrico Maria Lamanna con Iacopo Sorbini e Paola Quattrini. La straordinaria attrice teatrale italiana darà voce a una commedia molto particolare e ricca di spunti di riflessione. Marta Barcelò, laureata in Arte drammatica (specialità mimo) e con alle spalle una carriera di studi circensi, ha vinto diversi premi, tra cui il Torneo di sceneggiatura delle isole Baleari e i tornei della Temporada Alta de Girona e del Transatlantico di Buenos Aires. E' stata premiata con il Palanca i Roca Theatre Prize nel 2020 con la sua opera Anar a Saturn i tornar. Ha lavorato a un romanzo per bambini e a vari cortometraggi. E' co-direttore del Cine, Centro Sineu per la ricerca sulle arti dello spettacolo. Il suo nome è legato alla storica casa di produzione Res de Res i En Blanc, dove per un ventennio ha lavorato come creatrice, attrice, trapezista, co-regista e autrice di opere di mimo. Prima che arrivi il tedesco è una commedia vitalista che trasmette un barlume di speranza di fronte all'irreversibilità e che parla di identità, valori e coraggio. La protagonista è Julia, una sessantenne a cui è stato appena diagnosticato l'Alzheimer, costretta a prendere una serie di decisioni essenziali per vivere al meglio il tempo cosciente che le rimane.


Il 2, sempre alle 18.30, si confronteranno Paola Ambrosi, Pino Tierno e Juan Mayorga. Seguirà la lettura di Reykjavik di Juan Mayorga per la traduzione di Pino Tierno, con Valentina Martino Ghiglia. Con Andrea De Goyzueta, Ernesto Lama e Francesco Rivieccio. Musiche originali di Aniello Palomba a cura di Ferdinando Ceriani. Collaboratore assiduo di compagnie come Animalario, Jaun Mayorga è stato membro fondatore dell'Accademia delle arti sceniche in Spagna e dirige la cattedra di arti sceniche dell'Università Carlos III di Madrid. Fra i numerosi riconoscimenti, ha conseguito il premio nazionale di Teatro nel 2007 e il premio nazionale di Letteratura Drammatica nel 2013, mentre nel 2018 è stato eletto membro della Real Academia Espanola. La sua produzione comprende testi originali e adattamenti di opere classiche, rappresentanti in moltissimi Paesi e tradotti in altrettante lingue. Matematico, filosofo, traduttore e drammaturgo, ha incentrato parte del suo lavoro su temi di grande attualità, come la pedofilia, il male, la relazione tra arte e potere. Reykjavik, che rievoca la sfida del 1972 tra il russo Boris Spasskij e l'americano Bobby Fischer per il campionato del mondo di scacchi, è innanzitutto un'opera sugli scacchi, un gioco che, come la vita, è fatto di memoria, di immaginazione, di crudeltà e di imprevedibilità, oltre ad essere una commedia sulla Guerra fredda, sul comunismo e sul capitalismo.


La rassegna si chiude il 3 ottobre (18.30) con una conversazione che vedrà protagonisti Giuseppe Gentile, Pino Tierno e Guillem Clua a cui seguirà la lettura di Smiley – after love di Guillem Clua, adattamento e traduzione di Pino Tierno, con Andrea Palladino e Luca Trezza, a cura di Antonello De Rosa. Clua è considerato uno dei drammaturghi più innovativi ed eclettici nel panorama catalano e spagnolo. Laureato in giornalismo a Barcellona, ha iniziato la sua formazione di scrittore presso la London Guildhall University. Nel 2020 ha vinto il premio nazionale di Letteratura Drammatica con il suo testo Giustizia rappresentato al teatro nazionale di Catalogna. I suoi lavori sono stati tradotti in inglese, tedesco, italiano, francese, greco, bulgaro, polacco, russo e serbo-croato. Le sue opere, che puntano i riflettori su argomenti come i conflitti armati, i cambiamenti climatici, i nazionalismi, sono sempre state acclamate dalla critica. Clua ha anche una vasta e riconosciuta esperienza come sceneggiatore e insegnante di scrittura drammatica. Ha tenuto workshop presso la sala Beckett di Barcellona, la scuola di cinema Escac e all'estero. Smiley – after love è il sequel della storia di Bruno e Alex al tempo degli emoticon. Un legame nato a Barcellona ma che potrebbe essere ambientato ovunque, perché l’amore e le sue dinamiche sono universali, ma soprattutto perché l’amore vissuto con gli emoticon e con le app, per incontrarsi e comunicare, è un sentimento che fa fatica ad esprimersi davvero, che si nasconde dietro il silenzio di due punti, un trattino e una parentesi chiusa.


 

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