Al Teatro Genovesi "Rapsodia in nero, maschere di fango"
Sabato 25 febbraio, alle ore 21.15, e domenica 26 febbraio, alle ore 19, al Teatro Genovesi a Salerno torna “Rapsodia in nero. Maschere di fango”, lo spettacolo di Carmine Tavarone che s’ispira alla vicenda narrata da Francesco Mastriani in “La Medea di Portamedina”, da cui mutua i nomi dei personaggi. La regia è di Marcello Andria. I movimenti scenici sono di Antonella Iannone; la scenografia di Alfredo Marino e i costumi di Angela Guerra.
La trama
A Felice Avella, Maurizio Barbuto, Rossella Cuccia, Lea Di Napoli, Alfredo Marino, Mariarosaria Milito e Marida Niceforo (in veste anche di musicista) il compito di portare in scena una storia di oscura drammaticità, sospesa fra l’orrore per i crimini perpetrati e la compassione per le violenze e le sopraffazioni subite. Nella sua inesorabile e già segnata rovina, Coletta si è aggrappata fiduciosa a un uomo, Cipriano Barca, illudendosi di poter riscattare in un amore esclusivo i torti e le privazioni accumulati negli anni dell’adolescenza. Quando anche questo ennesimo inganno si svelerà in tutta la sua crudezza, lacerata dalle troppe sofferenze e accecata dall’odio, non troverà altra via di uscita che la più atroce e spietata delle vendette, quella, duplice, della Medea di Euripide. Coletta è un’eroina tragica, “al nero”, come preannuncia il titolo della pièce, circondata da personaggi insidiosi, ambigui se non palesemente negativi, che l’hanno abbandonata o hanno approfittato di lei.
Per info e prenotazioni: 338 2041379.