All'insegna della femminilità gli spettacoli all'Arbostella di Salerno
Si chiude con due spettacoli all'insegna delle donne il sipario sul Teatro Arbostella di Salerno. Venerdì 16 e sabato 17 maggio vanno in scena rispettivamente “E’ una voce di donna la mia” e "Brigantesse se more": sette sono i personaggi della scena del primo spettacolo, sette donne colorate da diverse tonalità che si fondono in un arcobaleno di emozioni che urlano, sussurrano, vivono le loro suggestioni, le loro paure, i loro timori, i loro dolori, le loro angosce, i loro turbamenti, i loro desideri, le loro speranze, le loro gioie. Se con “E’ una voce di donna la mia” della compagnia “Oltre il Teatro” si affronta un viaggio interiore personale a ritroso che parte dall’età matura, passando dall’adolescenza, arrivando all’infanzia, in "Brigantesse se more", dell’associazione culturale Iride, si racconta il viaggio d'arme e d'amore di Giuseppina Vitale, Marianna Della Bella e Filomena Pennacchio accanto ad Agostino Sacchitiello, Antonio Manfra e Giuseppe Schiavone. Amore, soldi, consapevolezza della mancanza di alternativa: Giuseppina, Marianna e Filomena avevano ognuna le proprie ragioni per far parte delle bande dei briganti, e nessuna di questa riconducibile alla semplice mancanza di carattere o di moralità.