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Salerno, il trekking urbano per ripercorrere l'età dell'idealismo nazionalistico

"Non chiedo dove: Salerno e l'età dell'idealismo nazionalistico" è il tema dell'edizione 2014 della giornata del trekking urbano

Stamattina è stata presentata all'Info Point del Comune di Salerno la giornata di trekking urbano che si terrà venerdì 31 ottobre. Alla presenza dell'Assessore al Turismo Enzo Maraio (foto), si è illustrato il programma di trekking della giornata nonché annunciato il tema della stessa, ovvero "Non chiedo dove: Salerno e l'età dell'idealismo nazionalistico". Si tratta di un tema che vuole preannunciare quella che si svolgerà venerdì sera, ovvero un suggestivo viaggio nella memoria: i partecipanti, infatti, avranno l'occasione di ripercorrere tutti i luoghi legati ai soldati salernitani coinvolti nella Grande Guerra. A ricreare maggiormente l'atmosfera  e le suggestioni dell'epoca per favorire il coinvolgimento dei partecipanti saranno allestite anche drammatizzazioni e musiche lungo il percorso. La partenza è prevista alle 19.30 da Palazzo di Città, quindi la prima tappa del percorso sarà il Teatro municipale ‘G. Verdi’, luogo principale dove avvenivano le riunioni delle diverse associazioni patriottiche che, nel primo decennio del Novecento, hanno animato la vita politica della città. 

Dopo il Massimo cittadino salernitano, si proseguirà verso piazza Largo Campo, sede del Circolo Giovanile Cattolico Salernitano, al quale si deve l’allestimento del servizio dei copialettere, che all'epoca permetteva le comunicazioni tra i soldati al fronte e le famiglie. Si farà tappa anche a Palazzo Sant’Agostino, laddove venivano affissi gli elenchi dei caduti, quindi si risalirà lungo via Duomo ricordando le numerose caserme che si snodavano proprio nel centro cittadino e si arriverà a piazza Abate Conforti, le cui palme ricordavano i caduti in guerra che un tempo erano stati allievi del Convitto Nazionale. Risalendo via Trotula de Ruggiero, dopo una rapida sosta al Museo Papi, si completerà il percorso al monastero di San Lorenzo, che oggi ospita il Monumento ai Caduti dell’Orfanotrofio realizzato dal maestro Pasquale Avallone. 

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