Chimica, Materiali e Biotecnologie, la nuova offerta formativa al "Vico" di Nocera

C'è un nuovo indirizzo di studi all’ IIS “G.B. Vico” di Nocera Inferiore, presso l’ITE: Chimica, Materiali e Biotecnologie sanitarie a partire dal nuovo anno scolastico 2023/2024. E' la nuova offerta formativa caratterizzata dalla centralità delle competenze biomediche e farmaceutiche, con lo studio applicato della chimica, della fisica, della biologia e della matematica allo scopo di preparare lo studente nella conoscenza dei materiali, delle analisi di laboratorio e dei processi produttivi che caratterizzano i settori chimico, biochimico e biotecnologico, con attenzione anche agli aspetti della prevenzione e gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario.

I dettagli

L'articolazione Biotecnologie sanitarie approfondisce lo studio dei sistemi biochimici, biologici, microbiologici e anatomici, compreso l'uso delle principali tecnologie sanitarie nel campo biomedico, farmaceutico e alimentare. Il Dirigente scolastico, Lucia Federico, sottolinea la grande valenza del nuovo indirizzo di studi approvato dal MIUR e dagli Enti territoriali, e rammenta che il nuovo ciclo di studi, oltre alle competenze relative alle discipline generali (lingua italiana e straniera, matematica, materie scientifico-tecnologiche, materie storico-socio-economiche) e oltre ai risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi di istruzione tecnica, sarà in grado di far acquisire competenze specifiche di indirizzo, quali, ad esempio: elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio; identificare i fattori di rischio e le cause di patologie, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva; prevenire e gestire situazioni a rischio sanitario, nel rispetto delle normative italiane ed europee per la tutela della salute della persona.

“L’istruzione tecnica che il nostro Istituto incrementa con questa nuova opportunità per i giovani – sottolinea il Dirigente scolastico - può essere il volano per l’integrazione tra le competenze economico-digitali e le competenze sanitarie e ambientali. Una sfida nuova che prevede un raccordo stretto e organico tra scuola, territorio e sistema produttivo, tra mondo della scuola e mondo del lavoro e delle professioni, attraverso un’alleanza formativa radicata, stabile e innovativa”.

L'offerta formativa

Infatti, questo nuovo percorso, nell’Agro-nocerino-sarnese, rappresenta una vera e concreta risposta alle esigenze dell’utenza. Sono  molte le opportunità rivolte ai giovani che, con il nuovo titolo di studi, potranno trovare occupazione presso imprese di piccole, medie e grandi dimensioni che operano nel settore chimico, farmaceutico, cosmetico, biotecnologico, agro-alimentare.

Gli studenti che stanno per scegliere il nuovo percorso di studi alle scuole superiori avranno la possibilità di optare per questo nuovo indirizzo di studi e diventare operatori chimici, tecnici di laboratorio di analisi chimiche e microbiologiche, tecnici di laboratorio di analisi cliniche, conduttori di impianti chimici. Il titolo di studio acquisito consente, inoltre, di avviarsi all'esercizio della libera professione. A conclusione del percorso quinquennale e al superamento dell'esame di Stato sarà rilasciato il Diploma di Istituto Tecnico - Settore Tecnologico - Indirizzo "Chimica, Materiali e Biotecnologie" - Articolazione "Biotecnologie sanitarie". È un titolo avente valore legale, riconosciuto su tutto il territorio nazionale e la sua corrispondenza con il IV livello europeo delle competenze (IV livello EQF – European Qualification Frameworks) lo rende riconoscibile anche nell'ambito più vasto dell’Unione Europea. L’attivazione di tale indirizzo favorisce l’individuazione dell’I.I.S “G.B.VICO” quale polo per gli studi biomedici e biotecnologici creando una filiera formativa omogenea nel settore sanitario nel rispetto delle vocazioni del contesto ambientale di riferimento; valorizza la formazione fondata sulla didattica laboratoriale; rinvigorisce la proposta formativa dell’ITE assicurando contrasto ai fenomeni di abbandono e di dispersione; attenua la distanza tra scuola e vocazione socio-economica del territorio e aderisce alle nuove istanze presentate dalle famiglie.