Scuole aperte dopo Natale: la reazione del Coordinamento dei presidenti dei consigli di istituto
Ippoliti: "Le eventuali esigenze locali specifiche che richiedano delle deroghe particolari, debitamente motivate, devono essere autorizzare solo dal Governo"
Dito puntato contro la chiusura indiscriminata delle scuole, da parte del Coordinamento dei presidenti dei consigli di istituto della Campania. Secondo i presidenti, infatti, occorrono norme nazionali che unifichino la situazione di tutta Italia, per evitare disparità di trattamento verso gli studenti del Bel Paese, senza negare a nessuno il diritto allo studio.
Parla il Coordinatore e Portavoce Regionale Almerico Ippoliti:
Il Governo ha in programma di riaprire le scuole secondarie di II grado dopo le vacanze di Natale in tutta Italia. In Regione Campania le Scuole, di ogni ordine e grado, sono chiuse da metà ottobre, con grave danno ai bambini e ai ragazzi, anche di diseguaglianza verso i loro coetanei delle altre regioni. Attualmente in Campania vi è un caos generale tra Ordinanze Regionali ed Ordinanze Sindacali, in cui le famiglie e le scuole non riescono più ad orientarsi, molto spesso senza comunicare i dati reali per i quali vengono prese delle decisioni in nome della salute dei cittadini; ma la salute dei bambini e dei ragazzi è anche psicologica, di quella ne viene tenuto conto? Le scuole, in Regione Campania, prima della chiusura erano un luogo sicuro, in cui gli sforzi dei Dirigenti, dei docenti e del personale non docente, nonché degli studenti e delle famiglie, avevano permesso di contenere al massimo la diffusione del covid-19. Per tali motivi, non si spiega perché le scuole campane siano state chiuse in maniera indiscriminata, mentre, in tutto il resto d'Italia, proprio per quanto detto, le stesse sono rimaste sempre aperte. Ci aspettiamo che l’ANCI e l’USR si adoperino affinché anche gli studenti campani possano riprendere la scuola in presenza, avendo anche il giusto coraggio per non lasciare indietro i nostri figli. Affinché termini questa diseguaglianza di trattamento e di formazione degli studenti campani, rispetto ai coetanei di tutte le altre regioni, si è chiesto al Ministro dell’Istruzione ed al Governo di intervenire immediatamente, almeno per salvare l’altra metà dell’anno scolastico, anche ai sensi dell’art.117 della Costituzione Italiana, affinché, con un’adeguata norma legislativa il diritto all’istruzione ed alla scuola in presenza trovi applicazione uniforme su tutto il territorio nazionale, in modo che la normativa nazionale, riguardo la scuola in presenza e/o a distanza, sia vincolante per tutte le regioni e province autonome.
Le eventuali esigenze locali specifiche che richiedano delle deroghe particolari, debitamente motivate, devono essere autorizzare solo dal Governo, anche qualora i provvedimenti locali proposti siano in senso più restrittivo rispetto alla norma nazionale. Occorre, soprattutto, coordinare bene la riapertura delle Scuole con il TPL, pertanto, si è anche chiesto, a tutte le Prefetture della Regione, di costituire una Cabina di Regia in ogni provincia, all’interno di ognuna della quale, sia invitato il Coordinatore e Portavoce provinciale del Coordinamento, quale interlocutore competente per territorio.