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Università Fisciano

Un nuovo modello per la gestione dell'epidemia Covid-19 in Italia

Anche l'Ateneo di Fisciano nel gruppo di ricerca che ha sviluppato il progetto

Un modello “a rete” dell’epidemia, progettato per gestire in modo efficiente l’impatto socio-economico connesso a nuovi picchi di diffusione del virus nel nostro Paese. Questo è il focus della ricerca “A network model of Italy shows that intermittent regional strategies can alleviate the COVID-19 epidemic”, pubblicata in queste ore anche dalla rivista Nature Communications e sviluppata dal gruppo di ricerca SINCRO (Sistemi Nonlineari, Controllo di Reti e Processi) dell'Università di Napoli "Federico II" in collaborazione con il nostro Ateneo (prof. Giovanni Russo del Dipartimento DIEM UNISA), il Politecnico di Milano ed ENEA.

Il modello

Il modello, che è parametrizzato su dati reali, progetta varie strategie di contenimento dell'epidemia e simula differenti scenari di apertura/chiusura delle Regioni. Lo studio considera infatti l'Italia come una "rete", composta da 20 regioni, e suggerisce di attivare lockdown intermittenti a livello territoriale per controllare la diffusione dell'epidemia e contenerne l'impatto economico. I ricercatori hanno studiato le azioni che ciascuna delle Regioni potrebbe mettere in campo per controllare la diffusione della pandemia e organizzare in modo efficiente i flussi di persone che viaggiano tra le Regioni stesse. Secondo lo studio, la "chiusura" di una regione sarebbe una soluzione praticabile qualora il numero di malati Covid ospedalizzati in terapia intensiva superi un livello di guardia indicato dal modello e revocabile quando esso ritorna sotto quel livello.

Il modello e la metodologia sviluppati possono essere facilmente adattati anche ad altri contesti nazionali ed internazionali e a diversi livelli (province, regioni, macro aree o nazioni).

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