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Baby gang e cybersecurity, parla il Ministro Piantedosi all'Unisa

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a margine della presentazione della fondazione Serics all'Università degli Studi di Salerno, ha risposto a chi ha chiesto cosa si farà per fronteggiare il fenomeno delle baby gang che sempre più sta conquistando spazio anche sul web

"Ci sono già dei monitoraggi, è un tema molto importante perché se da una parte dobbiamo migliorare la capacità di intercettare in chiave preventiva questi fenomeni sociali, che attengono alle relazioni tra individui, dall'altra parte dovremmo farlo con attenzione". E' quanto risposto dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, a margine della presentazione della fondazione Serics  all'Università degli Studi di Salerno, a chi ha chiesto cosa si farà per fronteggiare il fenomeno delle baby gang che sempre più sta conquistando spazio anche sul web. Piantedosi ha chiamato in causa il "confine fluido con quelle che sono le esigenze di tutela della riservatezza e anche della libertà delle persone e la possibilità di poter dominare questi fenomeni anche nella loro composizione più negativa".
 

Cybersecurity

Anche la cybersecurity "viene declinata dalle forze di polizia. Ho avuto modo di rappresentare come, gia' da qualche anno, la polizia di Stato nella fattispecie, ma anche le altre forze di polizia, anche attraverso una specifica organizzazione interna, partecipa a questa particolare sfida sulla sicurezza che viaggia sulle reti e del digitale". Secondo il ministro, dunque, "anche iniziative come queste sono importanti perchè anche istituzioni come quella della polizia delle comunicazioni si nutre con rapporti di collaborazione con le migliori universita' del Paese. Quindi una giornata importante", conclude Piantedosi.
 

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