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Il viaggio di Goletta Verde sulla costa salernitana tra premi e proteste

Questa mattina i volontari di Legambiente hanno protestato contro un progetto per il ripascimento della fascia costiera, mentre questa sera, l'associazione ambientalista premierà con le 5 Vele Blu il comprensorio Sud Cilento e Golfo di Policastro

Continua il viaggio di Goletta Vere, la storica imbarcazione di Legambiente, sulla costa salernitana. Dopo il viaggio da Castellammare a Salerno durante il quale, per protestare contro alcuni interventi relativi alla mobilità nella penisola sorrentino/amalfitana, è stato esposto uno striscione che recitava: "Giù le mani dalla costa", la protesta è continuata questa mattina con un flash mob organizzato presso la spiaggia libera di Pontecagnano, in località Magazzeno mentre a largo, dalla Goletta Verde, veniva issato l’esplicito messaggio “Che vergogna!”. Gli attivisti di Legambiente oggi hanno protestato contro una Delibera della Giunta Regionale della Campania del 23 maggio scorso con la quale veniva affidato alle strutture preposte l’attuazione degli interventi relativi ad un primo stralcio del Grande Progetto, consistente nella realizzazione di un sistema a celle dalla foce del Picentino al litorale Magazzeno a Pontecagnano per un importo pari a circa 29 milioni di euro dei 70 milioni totali. Rimandando il completamento del progetto agli esiti del monitoraggio che dovranno essere effettuati a conclusione di questo primo stralcio. “Provincia e Regione corrono imperterriti, senza porsi adeguate domande su quale sarà l’efficacia e soprattutto quali saranno gli impatti di questo massiccio intervento – commenta Mariateresa Imparato, della Segreteria di Legambiente Campania - Da anni protestiamo contro questo tipo di interventi. Pensavamo che il pericolo per la nostra costa fosse ormai scongiurato, invece occorre ancora oggi occorre prestare la massima attenzione affinché le risorse comunitarie non vengano investite per interventi che già altrove si sono dimostrati fallimentari e che la stessa Unione europea sconsiglia. Se davvero si vuole affrontare il problema della fascia costiera non si possono più mettere in campo metodi da compartimenti stagni – conclude Imparato - Non si può affrontare il problema dell’erosione, senza tenere a mente quello della mancata depurazione delle acque, dello stato del sistema dunale, della biodiversità della fascia pineta, dell’abbandono della pista ciclabile, delle potenzialità dell’agricoltura e dei servizi per i lavoratori che quelle zone vivono”.

Intanto Goletta Verde questo pomeriggio è arrivata a San Marco di Castellabate per premiare i sindaci dei comuni dei comprensori Sud Cilento e Golfo di Policastro con le 5 Vele della Guida Blu. Alle 20 di venerdì 7 luglio, infatti, presso il porto di San Marco, in occasione della presentazione della Guida Blu - Il Mare più bello di Legambiente e Touring Club Italiano, che quest’anno offre ai suoi lettori una nuova bussola, quella dei comprensori turistici, per orientarsi tra le tante località marine e lacustri della Penisola, verranno premiati i comuni del comprensorio Cilento: Ascea, Camerota, Capaccio, Casal Velino, Castellabate, Centola-Palinuro, Montecorice, Pisciotta, Pollica-Acciaroli e Pioppi, San Giovanni a Piro-Scario, Sapri, San Mauro Cilento. "La Guida Blu quest’anno cambia metodo di valutazione e premia i comprensori turistici, perché siamo convinti che oggi la vera sfida non si basi sulla competizione tra comuni, ma sul mettere in campo politiche di valorizzazione tra le varie amministrazioni mettendo in sinergia quelle esperienze territoriali di successo, basate su offerta turistica e scelte innovative in tema di tutela, conservazione e gestione del territorio, con le strategie d’area – commenta Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania - Ma c’è un altro motivo, non meno importante, che ci ha suggerito questa modifica: è una considerazione che ha a che fare con le caratteristiche che sta assumendo il fenomeno turistico, sempre meno stanziale e sempre più fatto di esperienze e scoperte sul territorio. La risposta a questo tipo di turismo deve essere all’altezza del cambiamento e non può venire quindi da un singolo Comune, ma c’è bisogno sempre più di una risposta corale, di sistema. I Comuni campani - conclude Buonomo di Legambiente - dovranno avere la capacità di presentare un’offerta di ospitalità integrata che sappia articolarsi attraverso le mille occasioni di vacanza che il territorio è in grado di mettere in campo. Saranno insomma sempre più obbligati a fare sistema fra di loro, pena il declino. E noi proviamo ancora una volta a indicare loro la strada”.

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