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Puliamo il mondo: grande partecipazione per la XXV edizione

Sono stati oltre 30.000 i volontari che, in Campania, hanno ripulito oltre 350 aree in occasione della venticinquesima edizione di Puliamo il Mondo, la storica iniziativa organizzata da Legambiente in collaborazione con la Rai

Sono stati oltre 30.000 i volontari che, in Campania, hanno ripulito oltre 350 aree in occasione della venticinquesima edizione di Puliamo il Mondo, la storica iniziativa organizzata da Legambiente in collaborazione con la Rai.

Le azioni nella provincia di Salerno

Nella nostra provincia i volontari di Legambiente, insieme alla comunità di migranti e di rifugiati politici hanno ripulito un ex villaggio-camping e acquisito recentemente al patrimonio comunale, riempendo di rifiuti di ogni genere sette autocarri. Sempre nella nostra provincia c'è stata una pulizia straordianaria della strada che unisce Eboli con Battipaglia con la rimozione di materassi, sanitari, materiale edile e giocattoli mentre a Sarno è stata ripulita l'area industriale. Nei comuni del Parco nazionale del Cilento, Valle di Diano e Alburni, invece, sono stati pulite strade e microdiscariche.

Il commento del presidente

Interventi significativi ci sono stati nel Parco Nazionale del Vesuvio che quest'anno è stato colpito da numerosissimi incendi. Il presidente regionale di Legambiente Michele Buonomo ha commentato l'iniziativa di questo fine settimana: "In questi 25 anni abbiamo sempre avuto un ottimo feed-back dai cittadini che hanno partecipato con grande entusiasmo alla nostra campagna per contribuire, con azioni di cittadinanza attiva, a fare qualcosa di concreto per l’ambiente. La partecipazione e la sensibilizzazione sono due temi importanti di Puliamo il Mondo ai quali si affianca il senso di responsabilità che unisce giovani, anziani, italiani e non, amministrazioni locali, imprese, scuole, che insieme si rimboccano le maniche per l’ambiente. Abbiamo voluto chiudere la settimana di Puliamo il Mondo sul Vesuvio - ha incalzato Michele Buonomo - per tenere accesi i riflettori sull'area protetta devastata quest'estate da fiamme criminali. C'è bisogno di una responsabilità condivisa e collettiva tra cittadini, associazioni, Enti Istituzionali centrali e locali per intensificare e vigilare al tempo stesso sugli interventi di rinaturalizzazione, di bonifica e riqualificazione dell'area protetta e assicurare efficaci attività di previsione, allerta e allontanamento laddove sussistano condizioni di rischio. Le tragedie del passato, da Sarno a Nocera, dimostrano che dopo le ceneri è forte il rischio del fango".

Puliamo il mondo 2017

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