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Decreto "Salva-Imprese": in arrivo 3 miliardi di euro per la Campania

La soddisfazione di Caldoro: "Grazie alla politica attenta e virtuosa di questi anni, siamo l'unica Regione italiana che ha trovato questi 3 miliardi senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini aumentando le tasse"

"Tre miliardi di liquidità per sanare i debiti nei confronti delle imprese, dei cittadini e di chi non e' stato pagato per tanti anni e che vanta crediti nei confronti della Regione e verso gli enti locali, ai quali in parte andrà una parte della somma". Lo dichiara il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, annunciando che lunedi' prossimo l'Ente di via Santa Lucia sottoscriverà con il ministero dell'Economia un prestito per il pagamento dei debiti pregressi nell'ambito del decreto salva-imprese.

In particolare, per quanto riguarda l'articolo 2 del provvedimento, arriverà in Campania circa un miliardo e mezzo per pagare i debiti arretrati della Regione dal 1988 ad oggi. Una cifra alla quale si aggiungono 1,6 miliardi già assegnati per il piano di rientro della Sanità, in base all'articolo 3 dello stesso decreto, di cui circa 532 milioni sono già arrivati alle aziende sanitarie. In totale saranno destinati oltre 828 milioni alle imprese e agli enti locali e circa 623 milioni al piano di rientro dei trasporti. Grazie al prestito, gia' entro' la fine del l'esercizio finanziario di quest'anno saranno saldati debiti per oltre 378 milioni nei confronti degli enti locali e 208 alle imprese, mentre nel 2014, circa 72 milioni saranno destinati ai primi e 169 alle aziende.

"Si tratta - aggiunge il governatore campano- di una misura voluta dalla Regione: ci sono risorse che noi paghiamo come debito per coprire un debito commerciale. Significa 3 punti di Pil e quindi ricchezza che mi auguro possa generare nuova ricchezza e quindi nuovi posti di lavoro".Il presidente tiene a sottolineare che "grazie alla politica attenta e virtuosa di questi anni, siamo l'unica Regione italiana che ha trovato questi 3 miliardi senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini aumentando le tasse".

Poi lancia la proposta di un "patto con le forze sociali" affinché reinvestano in Campania le somme di denaro che riscuoteranno nei
prossimi mesi come pagamento di oltre 18.000 fatture non liquidate dal 1988 al 2012. L'operazione interesserà 1.500 creditori e sarà possibile grazie a una serie di strumenti e iniziative della Regione Campania, fra le quali un mutuo che sarà firmato lunedì con il Ministero dell'Economia. "Riusciremo nell'arco di sei mesi a immettere, grazie a diversi strumenti normativi, circa tre miliardi di euro liquidi
nel sistema campano - scrive Caldoro rispondendo a numerose domande su facebook - Paghiamo le imprese, i comuni, quindi i
cittadini: gli impegni si mantengono. Perché le Istituzioni devono essere credibili. Vi tranquillizzo - aggiunge - non sono
chiacchiere ma fatti concreti!".

"Abbiamo tanti problemi e molto da recuperare - scrive Caldoro - ma un fatto è certo: la Regione Campania ha riacquistato credibilità. Nel 2010, per citare un'espressione più volte usata, non potevamo entrare in banca per rischio insolvenza. Nei tavoli romani ed europei eravamo visti con diffidenza: la Regione canaglia. Le cose sono cambiate - sottolinea Caldoro - I problemi restano ma li affrontiamo con
azioni concrete". "Sono orgoglioso di questo nuovo clima - continua Caldoro - L' Europa, il Paese hanno riaperto le porte alla Campania.
A quanti mi chiedono del lavoro e degli effetti sul Pil rispondo che dobbiamo capire nei prossimi mesi".

Poi il governatore campano conclude: "Noi mettiamo in campo risorse per un valore del 3,5 %del Pil senza mettere le mani in
tasca ai cittadini, unica regione italiana a non aumentare le tasse. Adesso e' necessario che le imprese riprendano ad
investire nel nostro territorio. In questo confido nell'azione di sostegno delle forze sociali. Bisogna investire qui ci vuole fiducia".

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