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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Agropoli

Agropoli, Cammarano (M5S) e Spinelli (Fi): "No alla chiusura del Centro di Radioterapia"

Continua a tenere banco la polemica politica sul possibile ridimensionamento dell’ospedale cilentano

Continua a tenere banco la polemica politica sul possibile ridimensionamento dell’ospedale di Agropoli. “Prepariamoci ad un altro scippo” tuona, sui social, l’ex sindaco di Castellabate ed esponente cilentano di Forza Italia Costabile Spinelli che spiega: “Sembrerebbe che l’Asl stia riprendendo con forza le procedure di sfratto dalla struttura dell’ospedale di Agropoli della Radiosurgery nonostante un contratto in essere per effettuare le prestazione di radioterapia oncologica”. Per Spinelli “questa decisione, oltre che privare il territorio di un altro importante servizio manderebbe a casa 20 persone, interromperebbe le cure salvavita a pazienti oncologici in una struttura dove peraltro si stanno installando macchinari diagnostici avanguardisitici per 5 milioni di euro”. Di qui l’appello alle istituzioni: “ Chi ha responsabilità di governo, metta da parte l’appartenenza alla filiera politica che governa la Regione e si batta per gli interessi dei cittadini facendosi sentire nei confronti della Regione stessa e dell’Asl per evitare dopo l’ospedale, un ulteriore impoverimento di questo territorio”.

M5S all’attacco

Il presidente della Commissione regionale speciale Aree Interne e consigliere regionale M5S Michele Cammarano dichiara: “Il centro di Radioterapia di Agropoli è un riferimento importantissimo per un bacino di popolazione che annovera non soltanto i residenti di decine di comuni dell’area Cilentana, ma anche pazienti provenienti da tutto il Meridione. Da anni, infatti, il Malzoni Radiosurgery Center di Agropoli è ritenuto uno dei primi tre centri di radioterapia in Italia, specializzato nel trattamento di tumori al fegato, alla mammella e all’apparato uro-genitale. Un’eccellenza in piena regola, partecipata al 51% dalla Asl, che rischia di chiudere i battenti dopo che la Regione ha deliberato il blocco di nuove prenotazioni. Nella sostanza, ad oggi si lavora solo sulle liste d’attesa, esaurite le quali si rischia di veder sparire anche l’ultimo presidio sanitario ad Agropoli, dopo la chiusura negli anni scorsi dell’ospedale civile”.  “È a rischio il diritto alla salute dei cittadini che vivono in un territorio che già paga il gap di una evidente carenza di servizi essenziali rispetto alle aree urbanizzate. Nei prossimi giorni – conclude Cammarano - mi farò promotore di un incontro con i vertici dell’Asl di Salerno e, contestualmente, interrogherò la Regione per capire in che modo e quali iniziative intende mettere in campo per scongiurare la chiusura di un centro fondamentale per tantissime persone, mettendo a rischio decine di posti di lavoro di personale specializzato e altamente qualificato”.  

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