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Dossier Anac, Caldoro: "Sull'impianto di compostaggio usato metodo casalese"

Il leader dell'opposizione alla Regione Campania alza il tiro contro la gestione della struttura salernitana dopo la sonora bocciatura arrivata dall'Autorità Nazionale Anticorruzione

"Le contestazioni fatte dall'Anac, sulle ipotesi penali, in merito all' impianto di compostaggio di Salerno, se si leggono con attenzione dimostrano, di fatto, che il sistema di illecito conferimento dei rifiuti segue le stesse metodologie che hanno usato i casalesi nella gestione dei rifiuti a Caserta ". Così il leader dell’opposizione alla Regione Campania Stefano Caldoro a Vietri sul Mare, in occasione della presentazione del libro Il Sistema Salerno di Andrea Pellegrino e Marta Naddei.

La polemica

Nel corso del suo intervento l’ex governatore ha fatto riferimento ai passaggi della lettera del presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone sull'impianto di compostaggio del capoluogo, che fa riferimento al "superamento dei quantitativi massimi di rifiuti autorizzati in stoccaggio", al "superamento dei quantitativi massimi trattabili dall'impianto", all' "inottemperanza dei requisiti per il deposito temporaneo dei rifiuti", all' "attribuzione di codice Cer errato al digestato". "Insomma - ha aggiunto Caldoro in riferimento alle osservazioni Anac - qualcosa di molto vicino al traffico illecito dei rifiuti".

Alla iniziativa erano presenti Vittorio Acocella (Forza Italia), Vincenzo Pedace (Mdp Articolo 1), Davide Scermino (Fi), Oreste Agosto e Andrea De Simone. Ha moderato Gaetano Amatruda: "Non faremo mai passi indietro sul Sistema Salerno. Un metodo violento ed inquietante" ha detto il giornalista che è esponente del partito di Berlusconi.

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