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Anna Bilotti (M5S) chiude la campagna elettorale: "Sarò sempre dalla parte della gente"

Anna Bilotti, candidata al Senato con il Movimento 5 Stelle, ha chiuso la campagna elettorale nella sua Giffoni Valle Piana

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Giffoni Valle Piana ha risposto presente ieri sera alla chiusura di campagna elettorale di Anna Bilotti, candidata al Senato con il Movimento 5 stelle. Una folta partecipazione per la pentastellata che insieme al vicepresidente del Movimento Michele Gubitosa e l’eurodeputato Mario Furore ha lanciato l’ultimo appello al voto prima del silenzio elettorale e della chiamata alle urne di domenica. Accanto a loro anche i candidati Alessandra Petrosino, Francesco Virtuoso e Giuseppe Benevento.

 “Io credo che un politico debba sempre rendere conto di quanto ha fatto. Penso che qualsiasi politico – ha affermato la Bilotti nel suo intervento - quando si sveglia la mattina lavandosi la faccia, nella speranza di trovare riflessa nello specchio sempre la stessa, debba ripetersi due cose: la prima è che non si trova lì per se stesso ma per servire gli altri; la seconda è che una volta diventato un rappresentante istituzionale, non esistono amici e nemici, chi ti ha votato e chi no: esistono cittadini nei cui confronti hai dei doveri. Il movimento è l’unica forza politica che ha realizzato, nonostante siano intervenuti eventi eccezionali come la pandemia e la guerra, l’80% di quanto abbiamo promesso di fare nel 2018.
Ma c’è una cosa che mi riconosco su tutto: nessuno, amico, nemico, sostenitore/detrattore, conoscente o sconosciuto che si sia rivolto a me non ha trovato disponibilità all’ascolto. Gli unici che hanno avuto il benservito sono quelli che volevano il piacere, il “tu conosci”, “mi puoi dare una mano” perché è quella la logica che ho sempre combattuto. E se non fossi stata una che ha sempre combattuto quelle logiche non mi sarei ritrovata parlamentare. In questi 4 anni e mezzo ho restituito 125 mila euro: l’ho fatto io, l’hanno fatto i miei colleghi. Abbiamo aiutato chi è rimasto indietro e continueremo a farlo.
I soldi che devono arrivare arrivano come quando Giffoni ha partecipato al Bando “Sport e Periferie” del 2020. Aveva i requisiti ed è stata destinataria di un finanziamento di 198 mila euro con il quale è stato rifatto il campetto di Curti.
Finiamola di pensare che dobbiamo avere gli amici da una parte, dall’altra perché altrimenti non arrivano i soldi: non siamo il feudo di nessuno. Con il decreto 23 Febbraio 2021, per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio a Giffoni Valle Piana sono arrivati due milioni e mezzo di euro, perché, evidentemente rientra tra quelli a rischio idrogeologico. Sono arrivati da Roma, sono stati stanziati dal Ministero dell’Interno, dal governo che io come Movimento 5 stelle, ovviamente, sostenevo. Quello stesso governo che ha messo a disposizione per la realizzazione degli asili nido in Campania 328 milioni di euro e quando dai sindaci sono pervenuti progetti solo per 119 ho fatto un appello ai sindaci perché impegnarsi per i diritti delle donne significa sostenerle in concreto.
Sono fondi che sono stati portati in Italia da un presidente del Consiglio che è riuscito a far riacquistare credibilità al nostro Paese. E’ stato un periodo durissimo, per tutti.
In quel periodo ricevevo telefonate continue, in particolare da persone che lamentavano che non ci fosse tempestività nell’effettuare tamponi. Sono andata all’Usca di Campigliano per capire perché non venissero effettuati i tamponi tempestivamente. Ho messo a conoscenza di questa situazione il Ministero della Salute e poi ho chiesto ai medici come avrei potuto aiutarli: mi hanno detto che gli sarebbe stata utile un’altra auto, così ho fatto una donazione all’ASL di Salerno e per 6 mesi i medici dell’Usca di Campigliano hanno avuto a disposizione una macchina in più.
Il prezzo della pandemia è stato pagato anche con la crisi economica, poi aggravata dalla guerra.
Quando a chi come me ha avuto l’onore di essere un deputato viene chiesto conto di cosa abbia fatto, si dovrebbe tenere conto di cosa un deputato può fare, se le istituzioni del territorio non collaborano, se non si tendono la mano senza pensare a quale casacca vestano ma pensando solo a quello che si può fare per i cittadini.
Ho affrontato a più riprese il problema della sicurezza e quella ambientale da quando, nel 2018, neoeletta, presentai un’interrogazione parlamentare per sapere se da Acerra - che vive la perenne emergenza dei rifiuti - stessero arrivando carichi per questo territorio che ha già dato. Oggi che a Giffoni si parla di compostaggio perché a Pontecagnano non l’hanno voluto, ora chiedo e pretendo chiarezza su quale carico ambientale graverà su un territorio già martoriato.
Ho condotto – inoltre – una battaglia per la viabilità dei Picentini, per cercare di alleggerire il traffico sulla strada che conduce a Pontecagnano. Lì è prevista la realizzazione di una rotatoria: il progetto è nel piano regolatore di Salerno e recuperandolo ho chiesto ed ottenuto da Anas che facesse da soggetto attuatore. Occorreva che i Comuni interessati si riunissero per comprendere, insieme, come procedere. Quanti sindaci si sono presentati al Comune di Pontecagnano dove era previsto l’incontro? Uno, uno soltanto.
Mi sono candidata nel 2018 con una forza politica i cui rappresentanti eletti si definivano portavoce perché ritenevano che solo a fine mandato si potesse valutare se ci fosse o meno comportati in maniera onorevole. Lascio a voi il giudizio. Noi continueremo ad essere “dalla parte giusta”.

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