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Appalti e coop a Salerno, la reazione di Iannone (FdI): "Il Viminale intervenga con una commissione di accesso"

Il senatore di Fdi annuncia una interrogazione al ministro degli Interni Lamorgese "per conoscere cosa intenda fare, considerando che non si è ancora insediato il nuovo Consiglio Comunale di Salerno". Sul caso cooperative interviene anche Catello Lambiase (M5s)

"Nell'inchiesta di Salerno, al netto dell'attesa del lavoro della magistratura, il quadro che emerge dalle intercettazioni pubblicate dai giornali è quello di un verminaio politico interno alla maggioranza con funzionari che compiono atti di gestione nella consapevolezza di non essere nel rispetto della Legge". Lo afferma il senatore di Fratelli d'Italia, Antonio Iannone, componente della commissione parlamentare antimafia.

La richiesta

"A questo punto - aggiunge Iannone - è necessario che il Ministero dell'Interno intervenga con una commissione di accesso per verificare il complesso degli atti amministrativi al Comune". Il senatore di Fdi annuncia una interrogazione al ministro degli Interni Lamorgese "per conoscere cosa intenda fare, considerando che non si è ancora insediato il nuovo Consiglio Comunale di Salerno".

"Il silenzio del TG1"

 Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, membro della Commissione parlamentare di Vigilanza ha presentato una interrogazione per sapere "per quali ragioni il TG1 nelle principali edizioni di lunedì 11 ottobre non abbia riferito dell'arresto in Campania di un assessore regionale eletto in una lista di centrosinistra, per una vicenda nella quale risulta indagato anche il sindaco di Salerno appena confermato. La vicenda ha una sua rilevanza perché sono stati evocati anche importanti riferimenti istituzionali della Regione Campania. Il TG1 non ha riferito nelle sue più importanti edizioni di questa vicenda che invece avrebbe meritato ampia attenzione. Si rileva che nei giorni scorsi la stessa testata non si è occupata della vicenda Di Donna, ovverosia delle indagini relative a un professionista legato all'ex Presidente del Consiglio Conte. Un modo singolare di interpretare il ruolo del servizio pubblico e la doverosa completezza delle informazioni".


La reazione di Catello Lambiase

Sul caso Coop interviene anche Catello Lambiase (M5s), eletto in Consiglio Comunale. Ecco le sue dichiarazioni: "A Salerno il Movimento 5 stelle si è fatto espressione di una proposta ai cittadini libera da clientele e da un sistema ramificato che controlla il voto subdolamente. Agli arrestati e indagati eccellenti di ieri, connessi ad appalti truccati e turbativa d'asta, si succedono oggi arresti connessi all'audio diffuso qualche giorno fa che il sindaco Napoli aveva bollato come “Fake news”, minacciando denunce a chiunque lo avesse inoltrato e reso pubblico. La procura l’ha miseramente sconfessato e per questo motivo chiediamo alla Prefettura di nominare la commissione di indagine per l'accesso, per verificare se ci siano state influenze sul voto. Ripetiamo quanto detto in campagna elettorale: la nostra idea di città è alternativa in tutto a quella di Enzo Napoli ed è basata su legalità, competenza e trasparenza, principi che si contrappongono al quadro che emerge dalle indagini della procura. Solo con un voto libero da logiche clientelari e reale trasparenza amministrativa, i cittadini di Salerno potranno riappropriarsi del bene comune. Liberata la città dalle logiche che stanno emergendo dalle indagini sarà finalmente possibile raggiungere quel benessere diffuso che noi desideriamo per la nostra bella città e per tutti i salernitani”.
 

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