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Arresto di tre persone ad Eboli

Comunicato stampa dei carabinieri della compagnia di Eboli

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

I Carabinieri della Compagnia di Eboli diretta dal Cap. Alessandro Cisternino, al termine di articolate e complesse indagini, hanno dato finalmente un nome agli autori degli innumerevoli reati commessi nella piana del Sele negli ultimi 5 anni e che erano diventati l’incubo di imprenditori ed aziende agricole. Alle prime luci dell’alba, ad Eboli  e Santa Cecilia di Eboli, sono stati arrestati tre uomini, due italiani ed un marocchino, in esecuzione dell’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Salerno su richiesta della Procura cittadina diretta dal Dr. Franco Roberti. Il robusto quadro accusatorio raccolto dai Carabinieri durante le investigazioni, pienamente condiviso dalla magistratura inquirente, ha consentito di contestare agli odierni arrestati una serie di delitti, perpetrati a partire dal 2006, tra i quali quello di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, ricettazione e furto aggravato.

I malviventi. A.N. 28enne ebolitano con trascorsi giudiziari di tutto rispetto, G.W. 34enne di Eboli, anch’egli con precedenti penali e il 27enne marocchino Z. S., avevano creato una vera e propria organizzazione criminale, composta da altri complici, al momento a piede libero, dedita alla perpetrazione di furti ed estorsioni mediante espressioni minacciose, esplicitanti la propria appartenenza a consorterie camorristiche e affermando espressamente  che si rendeva necessario un contributo per assistere “i detenuti attualmente in carcere”, ripetutamente intimavano alle persone offese di essere in grado di assicurare la “protezione” delle rispettive aziende agricole costringendo, così, diversi imprenditori della valle del Sele al pagamento di somme di danaro come riscatto per la restituzione di trattori agricoli in precedenza oggetto di furto e a promettere il pagamento di ulteriori utilità economiche (gasolio e mezzi agricoli) per nuove forme di “protezione”.

In sostanza il modus operandi era quello di saccheggiare le aziende notte tempo e di chiedere poi un compenso economico alle vittime per la restituzione della refurtiva. Ma non è finita, i malfattori, nel corso del tempo avevano esteso le loro mira su altri territori della provincia avvalendosi delle stesse tecniche avevano colpito in altre località (Salerno, Pontecagnano, Battipaglia, Ascea….) ove veniva asportata refurtiva varia (ciclomotori, mezzi agricoli, anfore ect.).

Tale tecnica criminale non è però sfuggita ai Carabinieri che hanno intensificato i controlli e a seguito delle denunce dei cittadini e alla loro collaborazione, hanno avviato scrupolose indagini sotto la direzione della Distrettuale Antimafia di Salerno che hanno consentito di smascherare i malviventi e assicurarli  alla giustizia.

Gli arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Salerno le indagini proseguono insistenti per delineare le responsabilità di complici e fiancheggiatori.

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