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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Lavoro, passo indietro di De Luca: "200 mila assunzioni nella Pa? Era una provocazione"

Ma i vertici salernitani di Forza Italia vanno all'attacco: "Sulla disoccupazione non si scherza, è da miserabili prendere in giro i giovani campani e del Sud Italia"

Passo indietro di Vincenzo De Luca sul tema disoccupazione. Dopo aver lanciato la proposta di assumere  200 mila persone nella pubblica amministrazione, il presidente della Regione Campania chiarisce il suo ragionamento davanti al premier Matteo Renzi e al leader degli industriali Vincenzo Boccia, a margine del suo intervento all’assemblea nazionale del Mezzogiorno svoltasi a Napoli: “Volevo provocare, per tirare un pugno nei denti, e chiarire gli equivoci” precisa il governatore, che poi aggiunge: “Ho fatto quella proposta dei 200 mila posti per creare dibattito. Siamo figli di buona donna…. Se c’è uno che è organicamente contrario alle porcherie clientelari quello sono io. La domanda da porsi è se serve il lavoro nella pubblica amministrazione”.

Per De Luca la risposta è Si: “Perché non ci sono più figure professionali. Quando nella Pa abbiamo personale che in Campania ha più di 60 anni quale informatizzazione si vuole fare?”. “Noi stiamo proponendo – aggiunge – a un processo razionale di riorganizzazione della pubblica amministrazione”. “Proponiamo un meccanismo scalare: prima di tutto giovani laureati e con dei sacrifici all’inizio, con 900 euro al primo anno”. “Vogliamo creare speranza, qui ci sono giovani che non hanno altra scelta che andare all’estero. Noi leghiamo tutto al lavoro, non regaliamo nulla. Non possiamo dire ai nostri figli che devono aspettare sette anni per vivere”. “Così non reggiamo – conclude il numero uno di Palazzo Santa Lucia – Voglio evitare che la gente si affidi al primo Trump che passa”.

Ma intanto la proposta del presidente della Regione provoca l’immediata reazione di Forza Italia: “La lunga frequentazione di Vincenzo De Luca con Matteo Renzi ha contagiato il primo. Le palle e le illusioni tipiche del premier hanno coinvolto il governatore. L’annuncio è fantomatico: 200 mila posti nella Pubblica Amministrazione, a venti giorni dal voto referendario, puzza di strumentalizzazione rispetto alle difficoltà di migliaia di giovani. Convintissimo della palla elettorale – afferma il senatore Enzo Fasano - mi permetto di chiedere se mai avvenissero queste selezioni saranno più trasparenti di quelle delle società miste salernitane? La sconfitta dei sì appare sempre più inevitabile non bastano le bugie di Renzi e di De Luca, prevarrà il buon senso dei cittadini, soprattutto del sud. Ci aspettiamo ovviamente che i due leader all’esito del voto sappiano assumersi la responsabilità della sconfitta e trarne le conseguenze”.

Gli fa eco il capogruppo al Comune di Salerno Roberto Celano: “De Luca insulta i giovani e viene smentito dal Governo (il ministro Calenda ammette che non è possibile!). Illudere chi è disperatamente alla ricerca di occupazione è da miserabili. È la paura di una sconfitta ormai vicina che spinge il "pinocchio" campano ad unirsi al giullare di Firenze in un coro di "palle”. Mentre il vice coordinatore provinciale Gaetano Amatruda si rivolge direttamente a De Luca: “Hai scherzato, hai scherzato e provocato sulle illusioni dei giovani. Scalfari per la stessa logica però ha definito sciacalli i 5 Stelle. Insomma usa toni diversi perché tutto poi ti può cadere addosso”.  

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