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Autovelox ad Agropoli, Malandrino (Fi): “Dubbi sulla gestione amministrativa”

Il coordinatore cittadino dei forzisti prende di mira l'operato dell'amministrazione comunale

Continua a far discutere l’attivazione dell’autovelox ad Agropoli, su cui interviene nuovamente il coordinatore cittadino di Forza Italia Emilio Malandrino. “Probabilmente i nostri dubbi sulla attuazione di procedimenti amministrativi che vedono andare la classe politica al governo più che nella direzione di tutela , controllo e difesa dei cittadini, nella direzione opposta per rimpinguare le ormai svuotate e languenti casse comunali, potrebbe diventare più che un sospetto. Dopo il “farneticante” progetto, in itinere, del ripristino a pagamento con sbarre di ingresso e di uscita del parcheggio Landolfi, la riproposizione dell’area Trentova a pagamento con tariffe vertiginosamente aumentate, in una area di assoluto degrado, senza organizzazione, senza i minimi standard della fruibilità e del confort, e senza tener conto della prevista ed imposta dalla legge percentuale di parcheggi liberi adiacenti, arriva la delibera straordinaria di G.M. n.230 del 28 aprile 2023 che ha per oggetto lo schema di convenzione per la concessione in comodato d’uso per l’attrezzatura tecnica per l’autovelox di proprietà del comune di Rutino” .

Le critiche

L’ex consigliere comunale critica l’amministrazione agropolese: “Probabilmente, i neo amministratori, chi per assenza e chi per dimenticanza , non hanno seguito le discusse vicende legate al famoso autovelox installato sulla strada S.P.430 negli anni 2013/2018 che hanno portato il Comune di Agropoli a soccombere sulla installazione con successiva disattivazione , dopo numerosi contenziosi, ed a “regalare”, quindi, alle casse comunali della città un debito con la Provincia di Salerno di svariati milioni di euro ( non ancora saldato ), oltre ad un debito astronomico per cause di risarcimento su multe annullate e illegittime , oltre a tediare i cittadini del territorio e vessarli con centinaia di multe gravate sulle loro tasche mentre molti di loro, ignari di uno strumento, più volte ingannevole ed ingannatorio, che a nostro avviso più che tutelare e/o prevenire la sicurezza stradale facesse da slot-machine prendi soldi abusiva, lo subivano”. “Tutto ciò, contornato da notevoli incertezze, verosimilmente fondate, sulla legittimità, qui andrebbe approfondita bene e meglio la normativa da parte degli amministratori e soprattutto da chi istruisce e ratifica il procedimento relativo al rispetto delle prescrizioni sul C.d.S. e sui dettati del Ministero dei Trasporti, con la quale questo provvedimento viene o verrà attuato e per cui, se in contrasto con le normative e le prescrizioni vigenti, graverà ulteriori spese addebitabili all’ente con conseguente danno erariale che naturalmente pagheranno i contribuenti cittadini di Agropoli. Sembra infine strano e contrastante, ma confermerebbe quanto immaginato, come, se da poco sono stati installati sulla sede stradale della Città numerosi dissuasori a dosso ( anche essi discutibili e in sede di valutazione) come mezzi di prevenzione a fenomeni di controllo della velocità e della sicurezza stradale, ci si inventa oggi l’ipotesi di installazione, attraverso un comodato d’uso di un apparecchio autovelox (di un altro Comune che, peraltro, è stato più volte dichiarato illegittimo e quindi rimosso) assolutamente inutile ed inopportuno. E’, forse, solo un metodo per fare cassa sulle spalle dei contribuenti? E’, forse, solo per tentare disperatamente di aggiustare un disastrato bilancio comunale? Tutto ciò, quale riflessione nelle modalità e nelle maniere di una giusta, attenta ed opportuna collaborazione politica con chi oggi, al governo della Città, decide le sorti di essa e della sua Comunità”.  

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