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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Bilancio 2019: il centrodestra attacca il Comune sulle tasse, il Psi si astiene sulla Tari

Fibrillazioni a Palazzo di Città alla vigilia del Consiglio comunale con all'ordine del giorno una serie di provvedimenti di carattere economico-finanziario. Malumori nella maggioranza

Il centrodestra unito si schiera contro la gestione economica del Comune di Salerno. Questa mattina, al terzo piano di Palazzo di Città, i consiglieri comunali Roberto Celano (Forza Italia), Giuseppe Zitarosa (Lega), Antonio Cammarota (La Nostra Libertà), Ciro Russomando (Attiva Salerno) e la portavoce di Fratelli d’Italia Elena Criscuolo hanno attaccato, nel corso di una conferenza stampa, le politiche economiche dell’amministrazione guidata dal sindaco Enzo Napoli. Ma, malumori, ci sono anche all’interno della maggioranza di centrosinistra.

L’opposizione

Nel mirino i provvedimenti finanziari, di cui si discuterà domani in consiglio, ad iniziare dallo schema di bilancio 2019, ma anche le aliquote Tasi, le aliquote Imu, e il Piano Finanziario-Tariffe Tari 2019. Spese ritenute eccessive, soprattutto per quanto riguarda la Tassa sui Rifiuti, alla quale non corrisponderebbe un adeguata qualità del servizio.  Duro Celano: “Aumenta la pressione tributaria. Ormai siamo arrivati a circa 1400 euro pro capite per cittadino tra entrate tributarie ed extratributarie. Aumenta l’imposta di soggiorno del 20 per cento. Ma aumentano le entrate per le entrate di circa 700 mila euro. Questo maggiore costo verrà sostenuto dagli esercizi commerciali, dai ristoratori, dai pub, dalle mense, insomma chi sta già vivendo un momento di grave crisi economica”. Dunque, per il consigliere forzista ci troviamo di fronte ad un “grande controsenso” in quanto l’amministrazione comunale “il giovedì decide di non far pagare il parcheggio per aiutare la movida, ma poi vessa i locali aumentando i costi dell’imposizione per finanziare spese eccessive e superflue”. Sulla stessa lunghezza d’onda gli altri consiglieri. Critico Cammarota che parla di “cattiva politica del Comune” rilanciando l’immagine unitaria del centrodestra. Gli fa eco Zitarosa: “Non solo i salernitani pagano la Tari più alta d’Italia ma, presto, non riceveranno più l’avviso bonario ma arriverà alle famiglie direttamente l’accertamento e il pignoramento”. Per Criscuolo, infine, “la promessa di ridurre la Tari non è stata mantenuta e la città è invasa dai rifiuti”.

I malumori

Intanto il gruppo consiliare del Partito Socialista Italiano, al termine di un incontro con il segretario provinciale Silvano Del Duca annuncia di voler  assumere una posizione di astensione in merito ai due punti all’ordine del giorno relativi al regolamento sulla tassa di soggiorno e sulle tariffe Tari calendarizzati per il prossimo consiglio comunale del 29 marzo.I consiglieri socialisti Massimiliano Natella, Paolo Ottobrino e Veronica Mondany, “pur ritenendo il regolamento sulla tassa di soggiorno uno strumento necessario a definire le modalità di prelievo e versamento, considerano oggi – si legge in una nota congiunta - l’aumento delle tariffe, incluso nelle nuove norme, un provvedimento inopportuno che rischia di aggravare oltre modo lo sviluppo del comparto ricettivo della città che, tra l’altro, è stato proposto in assenza di una adeguata e preventiva informazione agli operatori”. Quanto all’aumento delle tariffe Tari per le attività commerciali e professionali, “attesa la crisi che già attanaglia il settore, ritengono prioritario continuare nell’opera di razionalizzazione dei costi della spesa pubblica, attività già intrapresa dall’assessore Luigi Della Greca, piuttosto che gravare ulteriormente sulle categorie interessate” concludono i tre socialisti.

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