Primarie Pd: i risultati e le polemiche post voto, il resoconto
Matteo Renzi stravince in città dove si sente molto l'effetto De Luca, ma dal comitato di Cuperlo partono accuse per presunti brogli nel capoluogo ed a Cava e Nocera
Non si placano le polemiche per il voto nei circoli del Pd di ieri che ha visto la schiacciante vittoria cittadina di Matteo Renzi su Gianni Cuperlo. Il sindaco di Firenze, infatti, ha conquistato più di 2500 voti solo a Salerno città mentre il suo maggior antagonista ne ha collezionati solo 50. A contestare il risultato, quindi i cuperliani che hanno denunciato brogli oltre che a Salerno, anche in provincia.
Il rappresentante di Cuperlo Mario Tullo ha denunciato i brogli sin dal primo pomeriggio di ieri, i quali sarebbero avvenuti prevalentemente a Salerno, Cava e Nocera. Ad intervenire sulla vicenda, quindi, è anche il coordinatore nazionale del comitato per Cuperlo, Patrizio Mecacci: "I dati in nostro possesso sono leggermente diversi da quelli forniti dall'organizzazione delle primarie, e sopratutto, i loro, sono dati drogati dal risultato della provincia di Salerno che contestiamo apertamente e che ci auguriamo che tutti i candidati respingano fermamente per rispetto a tutti i votanti".
Dalla segreteria del Pd, pur ricevendo il ricorso, sono però in disaccordo con Mecacci. Infatti Davide Zoggia, responsabile dell'organizzazione delle primarie, dopo aver sottolineato che il risultato vede Renzi al 46,7% e Cuperlo al 38,4%, fa un passaggio sulle polemiche: "Per i risultati definitivi dobbiamo aspettare l'esito di alcuni ricorsi, uno dei quali è quello riguardante Salerno che vede circa 12000 iscritti al partito. Un cambiamento del risultato locale avrebbe un certo peso, ma non cambierebbe il risultato nazionale".
Intanto ieri sera al Grand Hotel, i 5 delegati eletti per la mozione Cuperlo, non si sono presentati in segno di protesta verso il risultato provinciale. A salire sul palco, quindi, solo i 18 delegati renziani ed i 2 della mozione Pittella. Nessun eletto, a livello provinciale, per Civati, pur essendosi classificato terzo su base nazionale.