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Legge Severino, fuoco amico su De Luca. Boschi: "Non verrà modificata"

Sulla situazione dell'ex sindaco di Salerno interviene nuovamente il governatore uscente Stefano Caldoro insieme al capogruppo dei forzisti Renato Brunetta e al consigliere regionale Sergio Nappi

Dopo lo stop arrivato da Matteo Renzi ad una modifica della legge Severino per consentire a Vincenzo De Luca di essere eletto governatore della Campania in caso di vittoria, vista la sua condanna in primo grado per abuso d’ufficio nel processo sul termovalorizzatore di Salerno, ora a ribadire la posizione del Governo è il ministro delle riforme Maria Elena Boschi: “Al momento non è allo studio da parte del governo nessuna ipotesi di modifica della legge Severino. Non se il Parlamento, nelle prossime settimane, riterrà di intervenire”. E alla domanda se De Luca dovesse vincere la corsa a governatore il ministro risponde: “Verificheremo e prenderemo i provvedimenti necessari da qui alle elezioni che, non sono state ancora fissate ma saranno presumibilmente il 10 maggio anche alla luce di precedenti che ci sono stati in altre Regioni”.

Insomma, se la legge finora è andata bene per altri politici (vedi Berlusconi) deve andare bene anche per De Luca, che però rischia di trovarsi una posizione difficile visto che, in caso di vittoria elettorale, non potrà essere eletto. Lo conferma l’attuale presidente della Regione Stefano Caldoro: “Allo stato la situazione è evidente: non potrà fare il presidente della Regione. Se dovesse vincere, ma non credo che accadrà si andrebbe incontro al commissariamento. A meno che non cambi la legge non può fare nemmeno il consigliere regionale”. Il governatore ricorda che, cinque anni fa, dopo le elezioni, De Luca, piuttosto che restare in consiglio regionale a fare il capo dell’opposizione, ”preferì tornare al Comune di Salerno. Ma è una questione che è stata avanzata spesso anche all’interno del suo stesso partito - afferma - dove gli hanno rimproverato questo punto. Non ha avuto la voglia di stare qui e di lavorare, ci abbiamo pensato noi meglio così, abbiamo lavorato e risolto tanti problemi”. In cinque anni ”abbiamo cacciato un passato che De Luca e il Pd hanno rappresentato purtroppo negativamente e sono stati lì dieci anni, sono i protagonisti degli anni bui, sono ancora in campo. Un passato che si ripresenta con le vecchie facce  in difesa di ciò che loro hanno fatto e che noi riteniamo sbagliato”. A cominciare dalla questione ambientale e dalle ecoballe: ”Loro ce le hanno messe, noi ne abbiamo già tolte 200 mila tonnellate e dobbiamo continuare a farlo". Alle spalle, aggiunge il governatore, ”ci sono gli anni dei rifiuti, dove c’erano quei protagonisti”. E De Luca, ”era uno di questi” anche quando la Campania era ”l’ultima in Italia, per spesa comunitaria”. ”Tutte cose che per fortuna abbiamo fatto dimenticare. È un passato che si ripresenta con le vecchie facce in difesa di ciò che noi riteniamo sbagliato che loro hanno fatto”.

Ma sul caso De Luca interviene anche il capogruppo dei forzisti alla Camera Renato Brunetta, che prende di mira il ministro Boschi: "Renzi e Boschi ipocriti. Dicono che Severino non sarà modificata, al momento. Per De Luca, ne siamo certi, si provvederà. Leggi ad personam?”. Sulla stessa linea il consigliere regionale Sergio Nappi: "Il doppiopesismo ipocrita del Pd e del suo paracandidato a Governatore, De Luca, è sconcertante: se la Severino penalizza Berlusconi non deve essere modificata, per quanto stravagante e incostituzionale essa sia; se invece penalizza gli esponenti democratici va cambiata con urgenza. Se non fossimo al grottesco verrebbe da chiedersi se il Partito Democratico e il suo paracandidato abbiano la benché minima concezione della decenza”.

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