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Campagna Lipu contro richiami vivi, Ragosta presenta un emendamento alla Camera

Il deputato salernitano: "Si tratta di una battaglia di civiltà alla quale Sinistra Ecologia Libertà non poteva non aderire dando tutto il suo sostegno"

È stata presentata questa mattina a Roma, nel corso di una conferenza stampa alla Camera dei Deputati, la petizione che la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) ha promosso per chiedere la modifica della legge 157 del 1992 che concedeva l’utilizzo degli uccelli come “richiami vivi” durante la caccia. Oltre 50 mila le firme raccolte attraverso la petizione lanciata sul sito internet dell’associazione con la campagna “Imprigionato, Accecato, Mutilato legalmente - No ai richiami vivi”, depositate oggi a Montecitorio insieme ad un emendamento alla legge sottoscritto, tra gli altri, anche dal deputato salernitano di Sinistra Ecologia Libertà, Michele Ragosta.

L’emendamento, che presto potrebbe approdare all’esame dell’Aula, punta alla modifica di alcuni articoli della legge, in particolare nelle parti in cui si concede l’uso legale degli uccelli come richiami vivi. Recentemente la Commissione Europea ha aperto una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia. "La Commissione Europea – si legge nel documento di messa in mora – ritiene che vi siano numerose alternative alla cattura di uccelli ai fini di richiamo e considera che la caccia possa avvenire senza l’utilizzo di richiami".

“Si tratta di una battaglia di civiltà - ha sottolineato Ragosta - alla quale Sinistra Ecologia Libertà non poteva non aderire dando tutto il suo sostegno, a cominciare dalla presentazione di questo emendamento. Daremo battaglia in aula affinchè il Governo lo approvi dando un segnale di umanità e, soprattutto, rispettando quanto prescritto dalla Commissione Europea, evitando altri sanzioni economiche per il nostro Paese”.

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