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Arresto Squecco, Casciello (Fi): "Da due anni aspetto risposte a due interrogazioni parlamentari"

Il deputato salernitano interviene dopo l'operazione della Procura Antimafia che ha portato all'arresto dell'imprenditore di Capaccio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

"Per ben due volte, prima a maggio del 2019 e poi a giugno 2020, nelle mie funzioni di parlamentare ho chiesto a due diversi Ministri dell'Interno lo scioglimento dei Comuni di Agropoli prima e Capaccio Paestum poi, perché gravi erano gli elementi indiziari emersi dalle inchieste della magistratura. Aspetto ancora risposte. E all'indomani dei dieci arresti per lo scandalo che ha coinvolto l'imprenditore capaccese Squecco, chiedo nuovamente risposte. Lo faccio da garantista, a tutela delle comunità locali. Ma anche degli indagati, e dello stesso Franco Alfieri, sindaco di Capaccio, per la cui vicinanza a Squecco ormai da quasi due anni chiedo la nomina della Commissione di accesso al Comune di Capaccio. Nomina che a questo punto ritengo non sia più rinviabile". Lo afferma l'onorevole Gigi Casciello, deputato di Forza Italia e tra i fondatori dell'Associazione Voce Libera. 
"Tra l'altro - prosegue l'onorevole Casciello - dall'ordinanza del gip Gerardina Romaniello emerge che nell'agosto 2019 il sindaco Franco Alfieri su un sito locale sollecitava pubblicamente la copertura della postazione 118 di Capaccio, scoperta dopo la revoca dell'affidamento alla Croce Azzurra che fa capo a Squecco. E' singolare, scrive sempre il giudice, che l'intervento di Alfieri preceda di poche ore la ripresa del servizio da parte dell'Asl di Salerno con un nuovo affidamento in favore di un nuovo soggetto giuridico individuato nella Sos Città di Agropoli, pure riconducibile a Squecco. Mi sembrano interrogativi a cui la magistratura dovrà dare risposto ma che impongono al ministro dell'Interno di nominare una Commissione di accesso". 
L'onorevole Casciello così conclude: "Il mio non è un voler affermare "l'avevo detto". Ma semplicemente una richiesta di verità per sgomberare dubbi inquietanti sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nei Comuni. E non è un problema di appartenenza politica, perché prima l'allora ministro Salvini e poi l'attuale ministro Lamorgese non hanno dato risposta alle mie interrogazioni. Le ripropongo. Aspettando fiducioso".

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