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Politica Cava de' Tirreni

Trasferimento Uffici Tributi e Anagrafe: La Fratellanza e Siamo Cavesi bocciano Servalli

I due movimenti civici denunciano disagi per i cittadini e nuove spese per effettuare un trasloco di cui non si vede l’utilità

I movimenti civici La Fratellanza e Siamo Cavesi contestano la decisione dell’amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni di trasferire gli uffici del Settore Tributi dall’attuale sede di via Schreiber all’interno del Palazzo di Città e di spostare gli uffici di Anagrafe e Stato Civile dalla loro sede attuale a via Schreiber, nei locali destinati ad essere lasciati dal Settore Tributi. 

Le critiche 

Per i movimenti di opposizione “si tratta di una scelta assolutamente irrazionale, sia sotto il profilo organizzativo che sotto quello economico. Già la riorganizzazione dei Settori comunali desta fortissime perplessità in quanto in alcuni casi ai Dirigenti sono stati affidate competenza estranee alle loro esperienze pregresse e al loro curriculum professionale. Ancora più illogica, tuttavia, è la scelta operativa di cambiare la sede degli uffici di due Uffici di importanza fondamentale quali sono i Tributi e l’Anagrafe”. Innanzitutto  - aggiungono - c’è un problema organizzativo: “Il trasferimento del personale, degli arredi, delle attrezzature e dei documenti durerà settimane durante le quali l’operatività degli uffici sarà drasticamente ridotta se non addirittura paralizzata. Al di là degli intuibili forti disagi per la cittadinanza, c’è un dato preoccupante, e cioè il fatto che l’attività dell’Ufficio Tributi resterà pregiudicata per tutto il tempo necessario a completare il trasferimento, e ciò in un momento nel quale, a causa della grave crisi delle finanze comunali, è di fondamentale importanza assicurare il regolare funzionamento delle attività di riscossione”. 

In secondo luogo “pare quanto mai inopportuno che i Tributi vengano riportati all’interno del Palazzo di Città. A suo tempo, la loro collocazione in una sede distaccata venne decisa sulla base della considerazione per la quale l’Ufficio riceve moltissimi utenti, sicché la sua presenza all’interno del Palazzo comunale costituiva un problema logistico anche per le attività degli altri Settori. La valutazione resta valida anche oggi e non si vede alcun motivo per modificarla.  Infine, c’è il problema dei costi. Lo spostamento dei due Uffici dalle loro sedi attuali ha un prezzo – probabilmente decine e decine di migliaia di euro – che graverà ancora una volta sui contribuenti. In un momento in cui le casse comunali sono vuote e l’Amministrazione stessa dà ormai per scontato che si dovrà ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario, le spese inutili andrebbero evitate”. 

L'appello 

I consiglieri comunali de “La Fratellanza” e di “Siamo Cavesi” chiedono dunque che l’Amministrazione Servalli “fornisca spiegazioni precise in merito alla propria scelta e accetti di aprire il dibattito in Consiglio Comunale per valutare collegialmente se sia il caso di proseguire o meno nel progetto intrapreso”.

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