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Udc, lettera-appello di Inverso: "Salerno laboratorio politico del nuovo centrodestra"

Con un intervento pubblicato sul quotidiano Il Mattino il presidente provinciale dell'Unione di Centro interviene nel dibattito sulla riunificazione del centrodestra

"Ammetto sinceramente che come argomento non mi sembra oggi una priorità, mentre resta più in generale e fondamentale la questione della trasformazione del cartello elettorale Udc/Ncd in un nuovo e vero soggetto/progetto politico. Per queste ragioni candido la nostra provincia ad essere laboratorio nazionale, e contemporaneamente rivolgo l'invito agli amici del Nuovo Centro Destra ad organizzare un weekend di dibattito e riflessione comune, per accettare la sfida e per cambiare davvero". Così, in un intervento politico pubblicato sul quotidiano Il Mattino (oggi in edicola), il presidente provinciale e membro della direzione nazionale dell'Udc Vincenzo Inverso, entra a gamba tesa nel dibattito sulla riunificazione dei partiti di centrodestra a livello salernitano.

"Da questo - aggiunge - potremo misurare la reale capacità di esplorare un percorso condiviso e  sviluppare nuove idee, valore e valori del nuovo progetto politico sul territorio, ma anche del livello nazionale. E' questa, ritengo, la sola e unica novità, il nucleo centrale  attorno al quale può nascere e crescere un nuovo progetto politico territoriale e nazionale, che può aggregare e dare forza e vitalità  all'intero centro- destra italiano, coinvolgendo e valorizzando, intorno a questo nucleo,  anche tutte  le forze e le personalità più riformatrici, innovatrici e per il cambiamento presenti in Forza Italia e nei partiti, che oggi in Italia e in Europa condividono i valori e l'esperienza politica del Ppe.

"Per raggiungere questo obiettivo - prosegue Inverso - occorrono però oltre ad uomini nuovi, nuovi parametri di aggregazione, di coinvolgimento, di comprensione e di valutazione della partecipazione e del consenso. Un grande gesto di umiltà e disponibilità in tal senso, deve arrivare in primis, da quella parte della classe dirigente che, fino ad oggi ha gestito e guidato questi partiti e i relativi processi. Mi riferisco in particolare al nostro segretario Lorenzo Cesa che, unitamente ad Angelino Alfano, per non deludere le aspettative di tanti giovani,  uomini e donne  che, fin qui ad ogni livello di partecipazione si sono impegnati senza riserve " sulla parola" in attesa di fatti concreti, ad aprire immediatamente quello che c'è dei rispettivi partiti, convocando una vera costituente".

Per l'esponente dell'Udc "l’obiettivo è far esplodere e liberare tutte quelle risorse nuove e quelle energie necessarie a far nascere, vivere e crescere il nuovo progetto/soggetto politico e con esso a dare forma e sostanza al centro destra del presente e del futuro. In assenza di tutto ciò vedo in Italia per molti anni ancora un Matteo Renzi uomo solo al comando, al di la del bene e del male, al di la dei suoi meriti che, pure ci sono sul terreno del cambiamento generazionale, delle riforme, e del governo del Paese, ma che non possono certamente bastare, ne rimanere le sole, orfane della politica dell'alternanza e del contributo serio e costruttivo di uomini, donne, idee e valori che il centro- destra rappresenta in Italia e in Europa".

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