Si è costituito, nel corso di un’affollata riunione tenutasi ieri sera presso la Biblioteca Comunale di Nocera Inferiore, il comitato cittadino Art. 1 – Movimento Democratico e Progressista (MDP), il nuovo soggetto politico fondato da Arturo Scotto, Roberto Speranza ed Enrico Rossi che per altro fu ospitato in città, già nello scorso mese di Novembre, per la presentazione del suo libro “Rivoluzione Socialista”. Quello di ieri è stato uno dei primi comitati costituiti in provincia di Salerno e sarà seguito, venerdì prossimo a Roccapiemonte, dalla costituzione del Comitato territoriale dell’Agro Nocerino Sarnese.

Tantissime sono state le adesioni raccolte, a cominciare dai molti giovani uomini e donne presenti che, non avendo mai fatto parte di alcuna formazione di partito hanno, per la prima volta, manifestato la voglia di impegnarsi in politica. Tra i promotori del Comitato di Nocera Inferiore di Art. 1 –  Movimento Democratico e Progressista figurano, tra gli altri, il consigliere comunale e candidato sindaco nel 2012  Antonio Iannello, l’ex sindaco Antonio Romano, Lucia Bove già componente della segreteria e i membri dell’ultimo direttivo cittadino del Pd Maria Laura Cicalese, Vincenzo Daniele, Pina Esposito, Gerardo Ferrentino, Pietro Giordano, Alfonso Lombardo, Alfonso Oliva, Rosetta Petrosino, Gerardo Scarpa, Raffaele Serio, Salvatore Soriente, Antonio Stile, insieme a tanti iscritti al Partito Democratico che in questi ultimi anni hanno deciso di non rinnovare più la tessera.

“Il Comitato – fanno sapere gli organizzatori - è aperto a tutti coloro i quali credono nella possibilità di realizzare, concretamente, un efficace processo di riaggregazione sociale, nazionale e locale, capace di arginare e smascherare la deriva  populistica e demagogica che sta attraversando il nostro Paese, sentono l’esigenza di impegnarsi per realizzare una Società più equilibrata, sostenendo politiche di sviluppo a vantaggio delle fasce più deboli piuttosto che salvaguardare gli interessi dei poteri forti, ritengono che per raggiungere questi obiettivi serva un progetto plurale ed inclusivo che sappia mettere insieme le esperienze democratiche e progressiste legate alle culture socialiste, liberali, cattoliche democratiche e ambientaliste, scevro da pregiudizi, nel quale le diversità di opinioni ed il confronto sui contenuti della proposta politica rappresentino una ricchezza”.