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Comune di Salerno "sbarrato" ai giornalisti: sciopero della fame di Rifondazione Comunista

Arrivano anche da sinistra le critiche rivolte all'amministrazione comunale per le limitazioni di ingresso ai giornalisti a Palazzo di Città

Il partito della Rifondazione Comunista di Salerno ha indetto uno sciopero della fame di 24 ore a rotazione per "denunciare l'ingiustificato attacco alla stampa da parte della nuova/vecchia giunta comunale" del Comune capoluogo di provincia. Lo annuncia, in una nota, il segretario di Rifondazione Comunista Salerno, Vincenzo Benvenuto, aggiungendo che, "fin dal giorno dell'insediamento di quest'ultima, infatti, l'accesso da parte degli organi d'informazione alla casa comunale è stato impedito, con evidente violazione dell'art. 21 della Costituzione e del sacrosanto diritto dell'opinione pubblica a essere informata".

La polemica

Per i comunisti salernitani "e ciò vieppiù in una fase storica come questa in cui le indagini della magistratura stanno squarciando il velo di Maya in cui è avvolta l'hippocratica civitas". In un comunicato di qualche giorno fa, il sindaco della città, Vincenzo Napoli, faceva sapere che "il Comune è aperto a tutti. E, come accade in tutte le istituzioni e in tutti i Comuni, è sempre possibile chiedere e ottenere informazioni e appuntamenti con gli amministratori, in maniera civile, senza bagarre e nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria". 

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