Ancora caos nel Pd. Dopo il ritiro ufficiale dalla corsa per la segreteria provinciale di Vincenzo Pedace e l'incertezza di Sergio Annunziata, che hanno denunciato una serie di denunce di brogli e irregolarità che si sarebbero verificate all'interno dei circoli durante le votazioni e chiesto anche la sospensione del voto in alcuni comuni, a difendere il segretario uscente ricandidato Nicola Landolfi (preso di mira dai due competitor) scendono in campo i suoi fedelissimi. Tra questi c'è Tommaso Maioriello (lista "Per Unire-Landolfi segretario": "Delegittimare la partecipazione di migliaia di persone al solo scopo di coprire un risultato deludente è un progetto becero ed irresponsabile, degno della peggiore politica della Prima Repubblica".

Di qui l'affondo con i competitor di Landolfi: "All’atto pratico insomma il propagandato rinnovamento di Vincenzo Pedace si traduce nel vuoto giovanilismo di chi vuol male al partito». Per Maioriello "i dati che abbiamo raccolto evidenziano l’esistenza di un consenso ampio nei riguardi di Nicola Landolfi e delle sue proposte programmatiche. Gli iscritti stanno dimostrando di aver raccolto con entusiasmo la sfida lanciata per la costruzione di un partito che sia al contempo più unito e solidale, ma anche più volitivo e determinato".

Insomma se da una parte i sostenitori di Landolfi predicano l’Unità, dall’altra affondano gli avversari dicendosi sorpresi di "alcune accuse lanciate alla rinfusa sulla stampa che presentano tratti a dir poco fantasiosi. Dal nostro canto, non intendiamo sottrarci al confronto in alcun modo, ma con fierezza difenderemo sempre la nostra organizzazione politica dalle strumentalizzazioni e dalla macchina del fango. Ci aspettiamo da tutti i protagonisti del congresso pari maturità e senso di appartenenza!".