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Convegno di Casapound Salerno su Ernesto Che Guevara il 12 novembre

Dopo lo striscione con il quale, lo scorso 9 ottobre, i militanti hanno ricordato l'uccisione del rivoluzionario argentino, l'associazione vicina all'ideologia di destra annuncia un convegno sul Che per il 12 novembre a Salerno

Salerno ricorda Ernesto Che Guevara: sin qui nulla di strano, se non fosse che a ricordare il Che saranno i militanti di Casapound Salerno, l'associazione vicina all'ideologia di destra e che ha fatto suo il pensiero del poeta Ezra Pound. Il convegno, dal titolo "Aprendimos a quererte - l'altro Che Guevara" (al secolo "Impariamo ad amarti") si terrà presso il centro studi Marconi, in via Nicola Moscati, dalle 18.

La notizia ha ovviamente scatenato notevole sorpresa soprattutto in rete, dove la pagina facebook di Casapound Salerno è stata "affollata" da numerosi commenti, di certo inevitabile lo scalpore suscitato. Da una parte militanti di sinistra ovviamente in disaccordo con il convegno, dall'altra militanti vicini alla destra pronti a dare sostegno a Casapound Salerno nell'iniziativa.

Al dibattito, moderato da Mario De Fazio, parteciperanno Luca Lezzi, responsabile culturale CPI Campania e il saggista Ugo Maria Tassinari. Obiettivo è discutere sulla figura del rivoluzionario "visto da destra". Alcuni giorni fa, in occasione del 44° anniversario della morte del Che, i militanti di Casapound Salerno, con uno striscione, avevano ricordato la figura di Ernesto Che Guevara, ucciso mentre combatteva in Bolivia nel 1967.

“La nostra azione - afferma Luca Lezzi, responsabile regionale per la cultura di Cpi sul sito Internet dell'associazione, a proposito dello striscione - vuole essere, da una parte, un omaggio alla figura del guerrigliero rivoluzionario incarnata alla perfezione dal Guevara, pronto a combattere e a morire ovunque si lottasse per il suo ideale, dall’altra una provocazione culturale che superi quegli steccati ideologici dietro i quali il pensiero unico ci vorrebbe imprigionati".

In questa ottica, quindi, il convegno sul Che: "Sebbene non sia assolutamente nostra intenzione esaltare incondizionatamente il personaggio che abbiamo scelto di ricordare - conclude Lezzi - dal quale ci divide sicuramente la sua adesione convinta e fondante all’ideologia marxista e nemmeno erigerlo a nostra bandiera, riteniamo allo stesso tempo necessario che l’esempio di vita del Comandante argentino, oltrepassi le barriere ideologiche che ne hanno fatto niente più che un marchio di tendenza e riacquisti quel messaggio rivoluzionario che gli è proprio”.

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