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Critiche al #fertilityday2016: anche i salernitani insorgono sui social

A pronuciarsi a sfavore della campagna, anche Valentina Restaino dirigente nazionale di Mga e il dirigente del Pd Mariarosaria Vitiello

Insorgono anche i salernitani sui social contro la campagna del #fertilityday2016. Innumerevoli i post e le immagini ironiche dei cittadini, come quelle con l'hashtag Poveriday# (vedi foto in basso ndr), per esprimere la propria contrarietà alla campagna avviata dal Ministro Lorenzin per invitare le donne ad essere "consapevoli della propria fertilità". A dire la sua, tra gli altri, Mariarosaria Vitiello, dirigente provinciale Pd: "L'indignazione globale registrata sui social a riguardo della campagna pubblicitaria sul #fertilityDay mostra quanto gli Italiani siano culturalmente e moralmente più avanti di una buona parte della classe dirigente del nostro paese. Ciò che ha colpito è stata la mancanza di empatia e sensibilità nei riguardi dei problemi di tante donne e tanti giovani. D'altra parte - ha scritto in un post su Facebook- se il premier non era a conoscenza di questa campagna chi l'ha progettata? Chi ha investito fondi pubblici? Io credo che il problema più serio oggi sia nella totale assenza di confronto sui temi politici di fondo. Sanità, sicurezza, Istruzione, Occupazione. Prima se ne discuteva nei luoghi opportuni oggi tutto è delegato a pochi dirigenti che non hanno contatto con la realtà", ha concluso.

A pronuciarsi a sfavore della campagna, anche Valentina Restaino dirigente nazionale di Mga (mobilitazione generale avvocati): "Noi donne che ci affacciamo al mondo della libera professione in media verso i 28-30 anni, e che sappiamo che anni ancora ci vorranno perchè del nostro mestiere possiamo sostentarci appena. Noi avvocati senza famiglia solida alle spalle, figlie di operai e piccoli borghesi già impoveriti dalla crisi, che ci hanno consentito di studiare e fare pratica gratis a costo di grossi sacrifici; e che, laureati e titolati, ancora siamo costretti ad appoggiarci alle nostre famiglie per poter pagare almeno per i primi tempi i costi dell'attività senza speranze di pareggio di bilancio". E poi continua:  "E Lorenzin ci invita a figliare. Lorenzin ci ricorda che la fertilità finisce quando più o meno potremmo (non sempre) iniziare a potercelo permettere, un figlio. Lorenzin che stigmatizza il figlio unico, che per noi è già un miracolo figlio di privazioni e salti mortali. Noi rifiutiamo con decisione di cadere nella trappola governativa che vorrebbe spostare su di noi la colpa della denatalità del paese. Noi rifiutiamo di sentirci colpevoli per aver avuto la ubris di studiare e lavorare anzichè farci ingravidare a venti anni da un altro disoccupato. Il calo demografico, caro ministro, caro presidente del consiglio che ti affretti a prendere troppo tardi le distanze dalla campagna offensiva che il TUO governo ha messo in campo - precisa-  non dipende dai nostri grilli per la testa, dalla nostra pretesa di fare i perdigiorno creativi e choosy. Il calo demografico dipende dalle vostre politiche di tagli al welfare, dalla chiusura degli ospedali e delle guardie mediche, dai costi della sanità, dalla mancanza di asili nido e materni, dall mancanza di un reddito di base che si fa sempre più una necessità ineludibile", ha concluso. Gli avvocati donne di M.G.A. ed M.G.A. tutta condannano, insomma, con fermezza l'iniziativa e le scelte comunicative del #fertilityday, chiedendo al governo di ritirare "ufficialmente i quadretti pubblicitari offensivi e terroristici della campagna del Ministero della Salute".

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