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Dati differenziata, Calabrese a Peduto: "Guardi cosa ha prodotto la sua famiglia"

L'assessore comunale all'Ambiente replica alle dichiarazioni rilasciate dal portavoce cittadino di Fdi in merito ai dati sul calo della raccolta differenziata in città

«Ancora una volta il portavoce cittadino del partito Fratelli d'Italia, Rosario Peduto, nonostante abbia dato ampia prova di ignorare i rudimenti in materia di gestione dei rifiuti, tenta di criticare quanto realizzato dall'amministrazione comunale in questi anni e, per avvalorare quanto sostenuto, porta sempre come esempio positivo da imitare amministrazioni che utilizzano i cassonetti stradali per la raccolta dei rifiuti che hanno conseguito risultati molto inferiori rispetto a quella di Salerno». Con queste parole Gerardo Calabrese, assessore all’Ambiente del Comune di Salerno replica alle affermazioni del portavoce cittadino di FdI intervenuto sui dati della raccolta differenziata in città.

«Piuttosto, invece di sollecitare il Comune Peduto – ha proseguito Calabrese - dovrebbe spiegare ai salernitani cosa hanno prodotto in questi ultimi anni i Consorzi di bacino gestiti da commissari liquidatori e la società provinciale Ecoambiente gestite da iscritti a Fratelli d'Italia, tutti nominati dalla Provincia di Salerno retta, ovviamente, da iscritti dello stesso partito. Il commissario liquidatore del Consorzio di Bacino SA2, tranne la pausa della campagna elettorale delle ultime elezioni politiche, non ha mai perso occasione per alimentare le difficoltà, come nel caso dell'interruzione del conferimento dei rifiuti ingombranti presso i due centri di raccolta Arechi e Fratte, di proprietà del Comune di Salerno ma gestite dal Consorzio SA2. L'ex presidente della società provinciale Ecoambiente, prima di impegnarsi nella campagna elettorale delle ultime elezioni politiche, ha regalato ai salernitani ogni anno l'aumento della tariffa di smaltimento dei rifiuti indifferenziati, portandola dai 113 euro del 2010 agli attuali 147 euro del 2013 (125 nel 2011 e 140 nel 2012)».

«A tutto questo – ha evidenziato l’assessore all’Ambiente - occorre aggiungere che la Provincia di Salerno, tranne aver cambiato tre assessori all'Ambiente in tre anni, non ha prodotto nulla, in particolare rispetto all'impiantistica a servizio dello smaltimento dei rifiuti di sua competenza. Questo lascia presumere per il futuro che la tariffa di smaltimento sia destinata a lievitare ulteriormente. Inoltre, stiamo ancora aspettando l'approvazione della legge regionale di riordino della materia, annunciata da tempo in pompa magna dall'assessore regionale all’Ambiente, iscritto anch'egli a Fratelli d'Italia, ma non ancora concretizzatasi. Detta legge, - ha ricordato - se approvata, consentirebbe al Comune di Salerno di poter riorganizzare i servizi eliminando le diseconomie prodotte dalla frammentazione delle competenze che hanno portato ad avere negli anni più soggetti impegnati nella gestione dei rifiuti. Già solo questo basterebbe a comprendere come mai si registra una flessione nella raccolta differenziata».

«Rispetto insomma, il "fratello" Peduto che si è perduto e forse farebbe meglio a ricercare l'origine dei problemi all'interno della sua "famiglia" e non altrove. Infine, se proprio non riesce a fare a meno del cassonetto - ha concluso ironicamente Calabrese - l'offerta di regalargliene uno personalizzato è sempre valida».

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