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Il sindaco De Luca contro tutti: "A Roma sono fuori dal mondo"

Sia su L'Unità che su Facebook, Vincenzo De Luca ribadisce la sua "vergogna e la rabbia per il disastro politico del Pd"

"Lo confesso, non ho superato la frustrazione, la vergogna e la rabbia per il disastro politico del Pd. Da Roma hanno offerto uno spettacolo sconcertante". Queste le parole del sindaco Vincenzo De Luca, nell'intervista de L'Unità. Proponendo una rifondazione totale del partito, manovrato negli ultimi tempi da un gruppo dirigente del tutto inventato, De Luca punta il dito contro i trasformisti dell'ultimo minuto, che hanno parlato per due mesi di impossibilità di dialogo con il Pdl, ma  che oggi fanno incredibili salti di quaglia.

Ce l'ha anche con i finti giovani estremisti che ha visto cinguettare con esponenti ultramoderati del partito, il sindaco: "Il doppio disastro di Marini e Prodi è l'immagine speculare della loro irresponsabilità", sbotta De Luca. "La nuova classe dirigente dovrà essere fatta di persone capaci non solo di produrre parole o di semplici portaborse di qualche capocorrente, ma di gente che lavora concretamente nei territori, che conosce i problemi della gente e matura un senso dei tempi della politica, quelli veri, quelli della crisi che brucia sulla pelle della gente", ha aggiunto su Facebook il Primo cittadino.

"Chi vive nei territori non ha bisogno di guardare le statistiche per sapere cosa è diventata la crisi, per sapere che molte famiglie hanno ridotto i consumi alimentari o le cure mediche per i figli - ha concluso - Di tutto questo, che è la vita reale, a Roma non arriva niente, perché tutti, chi più chi meno, sono fuori dal mondo".

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