rotate-mobile
Politica

De Luca con Tremonti attacca i politici: "Pochi uomini liberi, troppe lobby e corporazioni"

Il sindaco di Salerno contro la classe dirigente nazionale alla presentazione del libro di Giulio Tremonti a Palazzo di Città

Si è svolta ieri pomeriggio, in un affollato Salone dei Marmi a Palazzo di Città, la manifestazione organizzata dal Rotary Club Salerno Est per la presentazione del libro di Giulio Tremonti, già Ministro dell’Economia, “Bugie e verità”, alla quale ha preso parte, oltre all'autore, il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. "Giulio Tremonti ci aiuta a riflettere - ha dichiarato il primo cittadino - E' sempre interessante confrontarsi con queste personalità. Sono convinto che i riformismi intelligenti, in larga misura, siano sovrapponibili per il 90%, a prescindere se siano di destra o di sinistra. Nel suo volume Tremonti ha avuto il coraggio di riportare al centro dell'attenzione la politica, la capacità di governare le cose. Non sempre questo coraggio lo abbiamo ritrovato nelle tante scelte fatte negli ultimi anni nel nostro paese”.

Per De Luca “l’Italia oggi fa i conti con una spaventosa disoccupazione di massa che rischia di portare alla desertificazione sociale. Assistiamo ad una vera e propria migrazione di massa di giovani secolarizzati: stiamo perdendo le energie più vive, troviamo all’estero nostri giovani formati nelle nostre università, che altrove hanno ruoli di responsabilità e che qui non riescono ad avere una speranza di lavoro e di vita. E accanto a tutto ciò abbiamo uno Stato che è la fotografia di questa crisi ed una classe dirigente che si forma per selezione negativa. Siamo in un paese nel quale a vivere male è la ristretta categoria degli uomini liberi, di quelli che hanno scelto di non essere parte di nessuna corporazione, di nessuna lobby, di nessuna corrente e di nessun potentato politico”.

“Il nostro – ha aggiunto De Luca - è un paese paralizzato, ingessato, nel quale i poteri pubblici e il contesto legislativo sono costruiti per paralizzare l’azione, per sbloccare gli slanci vitali, per snervare le energie positive, per estenuare qualunque spinta alla trasformazione. In queste condizioni l’Italia è destinata a morire. E’ l’Italia dell’orgia legislativa, un’orgia di demenzialità che paralizza la capacità di azione. Questo è il paese nel quale, dalla ideazione di un progetto alla sua realizzazione, passa una distanza che è un autentico calvario amministrativo, economico, giudiziario, politico. Al Sud in particolare abbiamo bisogno, sopra ogni cosa, di fare la rivoluzione della dignità. Le istituzioni non sono un patrimonio privato di gruppi, di partiti, di correnti".

Di qui la considerazione finale: "Le istituzioni sono un luogo terzo, sono un luogo di emancipazione delle comunità, di creazione di ricchezza, di aiuto all’impresa, di creazione di speranza per le giovani generazioni. Se continueremo a guardare allo Stato e alle risorse pubbliche come allo strumento per preparare la successiva campagna elettorale, davvero noi siamo perduti. Voglio sperare che almeno l’asprezza dei problemi, la pesantezza della crisi, l’angoscia dei nostri figli che iniziano a guardare all’estero per vivere possa spingere tanta parte della gente meridionale ad una scelta di coscienza e di dignità, a voltare pagina nell’interesse dei nostri figli e del nostro paese".

Dopo De Luca a prendere la parola è stato Tremonti, che si è soffermato sull’attuale situazione economica del Paese: “Quando parliamo dell’Italia e della sua attuale condizione economica dobbiamo sempre partire da lontano, prendendo come spunto di riferimento l’Europa ed il mercato globale. Il grande cambiamento è iniziato con la caduta del muro di Berlino, dal 1989 in poi nulla è stato più come prima. Oggi i confini nazionali e naturali non esistono più, in quanto agli stati in senso geografico si sono sostituite le cosidette repubbliche virtuali. Purtroppo – ha concluso l’ex ministro del Governo Berlusconi – in 20 anni abbiamo ridotto al lumicino la sovranità nazionale e questo ci condanna a vivere in un mondo imperfetto”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

De Luca con Tremonti attacca i politici: "Pochi uomini liberi, troppe lobby e corporazioni"

SalernoToday è in caricamento