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Decreto compensazioni, il commento di Sergio Passariello

Nota dell'esponente politico del Nuovo Psi - Pdl

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Il responsabile nazionale dell'Ufficio di Segreteria Attività produttive Nuovo PSI-PDL, Sergio Passariello, interviene nel dibattito dei 4 Decreti approvati nel Consiglio dei Ministri, del 22 maggio u.s. : "I decreti appena varati dal Governo Monti, relativo alla possibilità per le aziende di compensare i propri crediti verso la Pubblica Amministrazione, sono fumosi nella sostanza e discriminanti nell'azione, perché penalizzano le aziende ed i cittadini delle regioni meridionali escludendoli dal nuovo beneficio".

"Ha ragione il governatore della Campania, Stefano Caldoro - precisa Passariello - quando afferma che le regioni in piano di rientro, che hanno raggiunto gli obiettivi programmati con comportamenti virtuosi, devono essere comprese nei provvedimenti in corso di emanazione dall'Esecutivo, perché bisogna garantire non solo la sana piccola e media impresa meridionale, garantendogli maggiore liquidità , riducendo i tempi di pagamento, aiutando concretamente aree del Paese in difficoltà dove le addizionali delle imposte sono già ai massimi livelli".

"Le imprese meridionali - dice Passariello - vantano crediti nei confronti della pubblica amministrazioni per oltre 25 miliardi di Euro, ed il bloccare la compensazione per i crediti significa unicamente aprire la strada ad una serie indefinita di vertenze giudiziarie, che costeranno milioni di euro l'anno, solo di spese legali ed interessi. Siamo di fronte ad una odiosa ed inammissibile discriminazione a danno delle imprese che operano nelle regioni del Sud Italia, in virtù della quale il governo Monti congela a tempo indeterminato i crediti di queste aziende, che hanno sofferto più di tutte le inadempienze della pubblica amministrazione con ritardi nei pagamenti di oltre due anni. Per quanto riguarda i provvedimenti assunti dal governo, l'ufficio di Segreteria Attività produttive Nuovo PSI-PDL, ritiene assurda la possibilità di compensare i crediti, solo quando il debito è iscritto a ruolo, non consentendo la compensazione direttamente con l'Agenzia delle Entrate, così da evitare la sanzione di oltre il 30%".

"Per quanto riguarda la procedura di compensazione - afferma Passariello - ritengo che debba avere tempi di risposta più celeri dei 60 giorni previsti, prevedendo inoltre sanzioni a carico dei funzionari che non si attivano nei tempi, in quanto, senza un regime sanzionatorio, si continuerebbe in un odioso scarica barile, sport preferito dal sistema burocratico italiano. Anche la figura del commissario ad acta, risulta essere un nuovo costo a carico del sistema".

L'ufficio di segreteria Attività Produttive, Pmi, ed Artigianato del Nuovo Psi, nei prossimi giorni, presenterà alla stampa ed all'opinione pubblica, proposte concrete per migliorare i testi dei decreti.

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