Doppio incarico, Roscia attacca De Luca: "Si dimetterà per fare il martire"
Il coordinatore cittadino del Popolo della Libertà replica alle dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri dal sindaco viceministro di Salerno in merito alla sua possibile incompatibilità
"Il sindaco di Salerno si dichiara nemico delle paludi romane nelle quali si invischia e dove non riesce a svolgere il suo lavoro di vice ministro. Quelle stesse paludi romane che però egli ha frequentato in veste di parlamentare per ben 7 anni senza nulla produrre sul piano politico e dove ha praticato quelle stesse vacanze romane che oggi dice di non voler fare ma che in passato egli ha abbondantemente gradito". È quanto sostiene in una nota Antonio Roscia, coordinatore cittadinio del Pdl a Salerno. Per Roscia "Il sindaco che, fuori da Salerno, conta come il due di coppe con briscola a bastoni , si è reso conto di non avere davanti la prona classe politica di Salerno bensì ministeri ed enti di livello nazionale che dunque non si lasciano certo irretire da dichiarazioni vanagloriose e tribunizie",
Per l'esponente del Pdl "la verità è che De Luca, considerata la sua testarda volontà di rimanere con due piedi in una scarpa, non potrà mai ricevere alcuna delega ministeriale, cosa che sa benissimo, e pertanto si appresta a fare quello che aveva in testa fin dal primo momento: fare il beau geste , dimettersi da vice ministro, fare il martire. Sperando così di accrescere la sua immagine di nume tutelare del popolo salernitano e campano, uomo fuori dagli schemi di potere , lui già sindacalista , ex Pci e ora Pd, al potere da decenni".
"De Luca - conclude Roscia - si dimetterà non perché non ambisce ad essere qualcuno ma perché non ha la capacità di farlo, perché non riesce a fare squadra, perché non ha fatto crescere una classe dirigente di spessore intorno a lui. La sua dimensione politica è sempre stata quella municipale".