Elezioni amministrative, parla Mario Polichetti (Udc): "Ecco il nostro programma per Salerno"
“Siamo un partito di centro, vogliamo riportare il pensiero al centro della politica, sosteniamo il candidato di centro destra e non ci piace l’approssimazione che, in questi giorni, a Salerno, non è mancata”. Mario Polichetti, segretario provinciale Udc, ha reso note le iniziative per rilanciare il partito e ha illustrato le strategie per le elezioni amministrative
“Siamo un partito di centro, vogliamo riportare il pensiero al centro della politica, sosteniamo il candidato di centro destra e non ci piace l’approssimazione che, in questi giorni, a Salerno, non è mancata”. Mario Polichetti, segretario provinciale Udc, ha reso note le iniziative per rilanciare il partito e ha illustrato le strategie per le elezioni amministrative in programma a ottobre e poi in vista delle scadenze del 2022.
I temi
“Ci stanno a cuore la tutela delle fasce deboli, la sanità, il lavoro e l’ambiente - spiega - Il nostro progetto di partito vuole mettere il pensiero al centro della politica. Sono questi il compito, la missione, la vocazione e il dna dell’Udc. Più che di pensiero, invece, mi pare che negli ultimi tempi ci si imbatta nella improvvisazione e nelle cose fatte all’ultimo istante, senza linee guida”. Il vice segretario regionale e segretario provinciale fa riferimento “all’esclusione – sebbene temporanea, è il nostro auspicio – della Lega dalle elezioni comunali di Napoli” ma è “una improvvisazione anche la manca approvazione del conto consuntivo a Salerno, perché è come se il medico, chiamato al capezzale del paziente, voglia salvarlo all’ultimo istante nonostante abbia avuto in precedenza tutto il tempo per salvarlo”.
Lo scenario politico e le alleanze
“Il Comune di Salerno non naviga nell’oro. Di sicuro, non è responsabilità solo del sindaco e di chi attualmente amministra, ma di chi lo ha fatto nel tempo. Non accettiamo che gli enti locali vengano messi in dissesto. Occorre, invece, una politica seria e di spessore”. Le alleanze e la coalizione: “Siamo e restiamo un partito di centro e abbiamo l’obiettivo di ricostruirlo – ancora Polichetti – recuperando il dna di tutte le formazioni politiche che si sono create dopo la frantumazione dei partiti storici, in particolare la Democrazia Cristiana. A Salerno, stiamo al centro e sosteniamo il candidato di centro destra. Solo per Salerno c’era l’obbligo della coalizione e noi lo abbiamo rispettato”. Uno sguardo sulla provincia a Sud, più di una parentesi: “Mi fa piacere parlare, invece, dell’esperienza politica di Battipaglia, dove le nostre idee vedono la piena concretizzazione. Il nostro contributo con la nostra lista di partito a favore del candidato Visconti sarà pesante”. Obiettivo ballottaggio a Salerno e Battipaglia? “A Salerno non so rispondere, perché è presto. Per quanto riguarda Battipaglia, visti i sondaggi, credo che il ballottaggio sia possibile e questo scenario sarebbe un grande successo, perché ritengo che il nostro partito darà un contributo essenziale alla vittoria di Visconti”.
Le polemiche e la precisazione
Nei giorni scorsi, anche Udc ha preso posizione sulla possibile candidatura di Tina Ciaco, l’attrice Priscilla Salerno. Polichetti precisa: “Il mio parere lo ribadisco: come partito, non c’è preclusione nei confronti di nessuno, siamo aperti anche a coloro che potrebbero sembrare estranei alla politica, perché abbiamo la cultura dell’inclusione. Accettiamo tutti, a patto che intraprendano un percorso politico, di condivisione e confronto con le nostre idee”.
Le carenze e le fonti di sviluppo
C’è fermento elettorale, attese ma non mancano i dubbi. “All’elettorato – dice il segretario Udc – parliamo anche di lavoro e di ambiente. Non siamo per l’assistenzialismo sterile, cioè per i 500 euro mensili dati a chi non lavora e continuerà a non lavorare nei privati o nei servizi sociali. Riteniamo, invece, di dover dare una mano proponendo investimenti, quindi un incentivo alla produzione. Al Sud bisogna puntare su turismo e settore agroalimentare. L’ambiente? Non mi pare sia stato un tema granché affrontato e un settore incentivato, negli ultimi anni, a Salerno. Pur essendo una città di mare, Salerno non sfrutta totalmente questa ricchezza, perché non esce dall’equivoco: deve recuperare il suo rapporto con il mare e per farlo deve decidere se vivere di turismo tout court oppure se sacrificare la risorsa mare a beneficio degli scambi commerciali e quindi delle attività portuali".
Il pericolo astensione
“Prevedo, da quello che percepisco, una tentazione astensionistica. Alla fine, però, come accade nelle consultazioni amministrative, l’affluenza sarà di tutto rispetto, perché l’aspetto politico in questo caso è parimenti affiancato, anzi preceduto dal rapporto interpersonale tra candidati ed elettori”.
Il voto in sicurezza
La scadenza elettorale farà seguito, di pochi giorni, alla ripresa dell’anno scolastico, in presenza. Comincerà la stagione autunnale e la necessità di studiare e votare in sicurezza, al tempo del Covid, è una necessità. Mario Polichetti, medico, responsabile nazionale Fials per la sanità, commenta: “Siccome non c’è esperienza e non esistono dati certi, bisognerebbe darsi un tempo di attesa e di conoscenza e quindi fare esperienza per capire bene cosa sarà necessario fare nei prossimi mesi. Di solito si fanno 2 dosi e poi esiste una memoria immunologica, quando l’agente infettante viene a contatto con l’organismo. Ci si vaccina ogni anno, come avviene con l’influenza, perché cambia l’agente infettante, la cosiddetta mutazione. Non bisogna fare terrorismo ed essere rispettosi della volontà di tutti”.
Le polemiche al Ruggi
I papà possono entrare in sala parto o no? “Facciamo chiarezza definitivamente – ancora Polichetti – Prima il papà non entrava in sala parto. Si è mosso un sindacato, in particolare attraverso la dottoressa Santoro, ostetrica del reparto gravidanze a rischio, che ha portato avanti questa battaglia di trasparenza, onestà e umanità e ha ottenuto l’ingresso del papà in sala parto. Siccome in Italia c’è contrapposizione su tutto, gli altri sindacati, ritenendosi scavalcati, hanno provato ad intorbidire le acque per togliere meriti alla professionista e confondere l’opinione pubblica. Allo stato attuale, i papà entrano in sala parto con il Green Pass e tampone antigenico ed i familiari entrano in maniera contingentata, controllata e in piena sicurezza negli altri reparti”.