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Elezioni a Pontecagnano Faiano, intervista a Giuseppe Lanzara: "Ecco le mie tre priorità"

Inizia il nostro giro tra i candidati alla carica di sindaco. Partiamo dal leader della coalizione di centrosinistra, a guida Pd, che è in campo per la seconda volta con l'obiettivo di conquistare Palazzo di Città

Inizia il nostro giro di interviste ai candidati a sindaco della città di Pontecagnano Faiano. Il Partito Democratico e le altre forze civiche e politiche di centrosinistra hanno deciso di puntare, per la seconda volta, sul giovane capogruppo uscente democrat Giuseppe Lanzara, leader dell’opposizione a Palazzo di Città.

A distanza di cinque anni dalla sconfitta contro Ernesto Sica, perché ha deciso di ricandidarsi alla guida del Comune?

“E’ una scelta frutto di un percorso politico che ha visto protagonisti partiti, movimenti e associazioni che si sono confrontati sul programma e sul nome del candidato sindaco. Sono molto orgoglioso del fatto che sia il Partito Democratico che tutti gli altri partiti e movimenti che compongono la coalizione abbiano individuato nel mio nome la figura dell’aspirante primo cittadino. C’è sempre stata da parte mia una disponibilità al confronto anche rispetto alla possibilità di valutare altri candidati o di fare primarie. Questo, però, non è stato necessario”.

Negli ultimi giorni anche l’imprenditore Giuseppe Bisogno, che aveva annunciato la sua candidatura a sindaco, ha deciso di fare un passo indietro per sostenerla. Come nasce questa intesa?

“E’ stato un atto di responsabilità molto importante perché, in questo modo, si è chiusa una coalizione e messa in campo una proposta politica condivisa. Noi abbiamo accolto dei punti programmatici importanti di Città Pubblica, la lista di Bisogno, li abbiamo fatti nostri presentando alla città un progetto politico vincente, in netta discontinuità con l’amministrazione comunale uscente”.

Quali sono le priorità di questo progetto?

“Partiamo da tre parole chiave: lavoro, vivibilità e sicurezza. Il lavoro inteso come possibilità di aprire il Comune, di sburocrattizzare, di fare una lotta forte di trasparenza immaginando che gli imprenditori e tutti coloro che vogliono investire in questo territorio possano considerare l’amministrazione pubblica non come un problema o un nemico ma come la struttura che può facilitare e creare le condizioni migliori per avviare i processi riscrivendo le regole di sviluppo armonioso della città. Noi, inoltre, facciamo una differenza importantissima tra chi vuole venire a speculare sul territorio, ossia prende, porta e va via, e chi invece ha intenzione di favorire investimenti che possono creare posti di lavoro. Per la vivibilità partiamo dal presupposto di tutelare e difendere i cittadini. Dobbiamo iniziare finalmente a guardare a questa città e alle esigenze di cui ha bisogno con gli occhi dei bambini, dei professionisti, delle mamme, degli operai. E, quindi, è necessario tornare a parlare di spazi pubblici, di verde, di parchi giochi, di strutture collettive che non devono essere realizzate solo con fondi pubblici ma anche con interventi dei privati. Infine c’è la questione della sicurezza che va rafforzata su tutto il territorio comunale”

Che campagna elettorale farà?

“Guardando negli occhi le persone, stringendo loro la mano, ascoltandole e proponendomi con tante idee e con un gruppo di persone che sono attorno a questo progetto e possono portarlo avanti con uno spirito di squadra e non con un uomo solo al comando. E, al di là degli slogan, proverò a spiegare ai miei concittadini che nelle prossime settimane non dovranno esprimere solo il loro voto in base al programma più bello ma provando a fare una valutazione sulla credibilità del progetto politico delle coalizioni. Noi ci presentiamo con la nostra faccia e con il lavoro svolto anche in questi anni; dall’altra parte c’è un’accozzaglia di persone che non sono state in grado di esprimere un candidato sindaco ma hanno subito la candidatura finale del candidato sindaco di centrodestra”.

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